“Francesca” di Manuela Raffa – Recensione

Buongiorno appassionati di libri,
qui è la vostra Laura che vi parla, nuova affiliata de Immersi nel mondo dei libri.
Oggi porterò alla vostra attenzione un libro la cui storia è nota ai più, o almeno a tutti coloro che hanno mai dovuto studiare l’Inferno di Dante. Non vi preoccupate, è una storia d’amore, passione… e di uno spietato omicidio (cit.) Quindi niente di noioso, anzi. La storia in questione è, come avrete sicuramente capito, quella della giovane Francesca da Polenta e del suo amore proibito, il bellissimo Paolo Malatesta, fratello del marito.

 

 

 

Titolo: Francesca

Autore: Manuela Raffa

Editore: Piemme

Genere: Romance/Storico


Serie: No


Pagine: 355


Data di uscita: marzo 2017


Finale: Autoconclusivo

 

 

TRAMA

Francesca da Polenta è una donna fuori dal comune. Lettrice appassionata, dotata di forte intuito anche per argomenti solitamente maschili, fin da giovanissima viene citata dai menestrelli di corte come una delle fanciulle più belle della penisola. Per suo padre Guido, è l’unica donna che valga quanto un uomo, l’unica in grado di tener testa ai suoi discorsi, l’unica il cui destino gli stia a cuore. Ma un uomo di potere sa che il bene del casato vale più dei propri sentimenti. Per questo, quando Giovanni Malatesta gli chiede la sua mano, Guido non riesce a negargliela. È così che, a sedici anni, Francesca da Polenta cede il posto a Francesca da Rimini. Mai avrebbe pensato a un matrimonio senza amore, con un uomo brutto e privo di cultura, ma, contrariamente alle aspettative del padre, accetta la decisione senza ribellarsi. Una vita lontana dal mondo cavalleresco che ama, questo è ciò che si aspetta da quell’unione. Fino al giorno in cui conosce Paolo, il fratello di suo marito. Paolo non solo è affascinante, ma è curioso, colto, pieno di premure e di considerazione per le sue idee. È l’uomo che avrebbe voluto accanto. È l’uomo che amerà, per tutta la vita. E a causa del quale perderà quella stessa vita. La storia di Paolo e Francesca, relegati nell’Inferno dantesco tra i lussuriosi, ha riempito la bocca degli innamorati nel corso dei secoli. Ma delle due persone nascoste dietro alla fama immortale, si è sempre saputo poco.

 

Quando ho visto la copertina e mi sono assicurata che parlasse proprio di quella Francesca, non ho potuto resistere e l’ho comprato: non mi pento di questo mio acquisto fulmineo.Il libro ha uno stile semplice, nonostante qualche parola arcaica.
Non annoia il lettore e, nonostante sia uno storico, non risulta troppo pesante o roccocò.
Oltre al romanticismo per questo amore contrastato, si analizza meglio il personaggio di Francesca, vera protagonista della vicenda. Nonostante sia una fanciulla, dimostra di avere una intelligenza ed una curiosità intellettuale che all’epoca era riservata solo agli uomini. Infatti Francesca è anche molto diversa dalle sue sorelle ed è per questa sua spiccata intelligenza e voglia di conoscenza che è anche la preferita dal padre che, a malincuore, la lascia sposare allo storpio Malatesta.
Francesca quindi non è soltanto una bellissima donna, ma anche una intellettuale quasi moderna, che vorrebbe avere la libertà di restare nella sua casa natia e di amare lo splendido Paolo che, sfortunatamente, è già sposato.
Ed è il fratello di suo marito. E la ricambia.
Questa è la più grande sfortuna di Francesca, perché questo amore proibito le darà tante gioie, ma sarà anche la causa della sua morte. Sentiamo anche il dolore molto intimo di Francesca alla perdita del primo figlio, Francesco: un dolore che solo l’amore di Paolo può in parte curare.
L’amore clandestino dei due nasce poco prima delle nozze di lei, parte dalle loro menti: una complicità intellettuale, Francesca si sente accettata per quello che è da Paolo, che non la vede solo come una donna trofeo o un bel faccino, ma come una donna completa, una persona che pensa, ragione e le cui parole e pensieri sono importanti.
Questo fa innamorare i due, non solo i corpi perfetti. Infatti Paolo, a differenza del fratello, è un uomo talmente bello da essere definito appunto Paolo il Bello.
Insomma, un adone irresistibile che molte donne ha avuto, oltre alla moglie.
I due sono anime complementari, eppure per i capricci del destino non possono stare insieme, se non nell’Inferno, dove Dante li trova e li compatisce.
Francesca quindi è una donna quasi moderna per certi versi, ossia per la curiosità intellettuale: legge moltissimo e si interessa a tutto, è curiosa. Una cosa che per le donne dell’epoca era quasi vietata.
Ciò che mi ha colpita di più di questa riscrittura della loro storia, in cui ci vengono dati anche tutti i retroscena ricostruiti con perizia dalla autrice, è che i personaggi in questo modo risultano vivi e nitidi.
Oltre al personaggio di Francesca,  ha anche ampio spazio Giovanni Malatesta, il marito della nostra protagonista.
Si comprende la profonda adorazione che prova verso la moglie, di cui si innamora in un solo istante, intravedendola per un secondo solo.
Un fulmine per quest’uomo che, sapendo di non avere possibilità con una simile donna, decide di trovare ugualmente uno stratagemma per farla sua.
La vuole, in ogni senso possibile. Vuole i suoi sorrisi, la sua luce, i suoi sguardi… ma più di ogni cosa vorrebbe il suo amore.
Ma è la sola cosa che non avrà mai, nonostante la sua dedizione assoluta a Francesca ed il suo amore incondizionato per la donna. Viene quindi riportato il suo dolore, profondo e sempre presente, dopo aver ucciso il suo amore. Vaga per il suo castello, insonne, gli sembra di vedere il fantasma della amata.
Brucia anche il rancore verso il fratello, che riteneva essere l’uomo che più di tutti lo capiva, amava e sosteneva.
Paolo non era semplicemente il fratello fortunato, baciato dalla bellezza: era anche il suo migliore amico.
E rubargli la moglie, la donna che adorava, quando avrebbe potuto avere qualsiasi altra… è un dolore insopportabile, una pugnalata ed un disonore che non riesce a sopportare nemmeno col passare degli anni.
Sinceramente ho trovato questo libro toccante, introspettivo fin quasi a far stare male il lettore per le disavventure dei personaggi, romantico e struggente quanto un dramma di Shaekespare.
Ci dà una prospettiva diversa da quella della Divina Commedia e ci riporta la storia di questi due amanti completa e sfaccettata, dando anche il punto di vista di coloro che circondano i due protagonisti di questa tragica storia d’amore.
Personalmente lo consiglio a coloro che amano le vicende romantiche di altri tempi, ma ammetto che non sia una lettura semplicissima come altri libri romantici che raccontano vicende contemporanee.
Ma se siete curiosi di scoprire come sboccia un amore diventato leggenda, questa è una storia da leggere e da amare.

 

Alla prossima,


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