Ehilà gente,
bentornati sul nostro blog, per coloro che lo visitano per la prima volta fate un giro sulle varie rubriche troverete molti articoli interessanti, per chi invece è ormai un’assiduo frequentatore del nostro blog ben ritrovati!
Oggi vi voglio parlare di una serie letta tempo addietro e che mi ha subito preso, incatenata e fatta innamorare di lei.
Parleremo del primo romanzo che s’intitola La figlia del mercante di tè di Janet MacLeod Trotter.
Titolo: La figlia del mercante di tè
Autore: Janet MacLeod Trotter
Editore: Newton Compton Editori
Genere: Narrativa romance
Serie: Si
Pagine: 445
Data di uscita: 27 aprile 2017
Finale: Autoconclusivo
India, 1905. Clarissa e Olive Belhaven vedono minacciata la loro vita e la loro piantagione di tè dai debiti del padre che affoga nell’alcol il dolore per aver perso sua moglie. Wesley Robson, uno sfacciato e giovane imprenditore, si offre di salvare la piantagione in cambio della mano di Clarissa, ma il padre rifiuta. Quando l’uomo muore, Clarissa e Olive sono costrette a tornare in Inghilterra dallo zio e a lavorare nell’umile pub di un cugino in Scozia. Clarissa è disorientata dalla nuova condizione e dalla povertà che la circorda e non sopporta la cugina, una donna crudele e meschina. Decide quindi di lasciare il lavoro di cameriera per fare da governante a un gentile avvocato, Herbert Stock. Quando l’uomo, rimasto vedovo, le propone di sposarlo, in lei si fa strada anche un sogno: aprire una sala da tè, un luogo in cui far rivivere i profumi e le tradizioni della sua terra lontana. Il desiderio si realizza, ma Clarissa si trova a fronteggiare ostacoli imprevisti: il figlio di Herbert, Bertie, nutre per lei un risentimento pericoloso e Wesley Robson torna improvvisamente nella sua vita con una rivelazione scioccante… Chi è in realtà quest’uomo e cosa desidera ancora da Clarissa?
Quando ho acquistato questo ebook, si ogni tanto li compro anch’io :D, sono stata attirata da due cose: la prima è stata il titolo, da grande appassionata di tè non vedevo l’ora di leggere qualcosa su quest’argomento, e la seconda cosa è stata la trama.
La storia si apre con l’ambientazione in India, e devo dire che il modo in cui la Trotter c’è la descrive, con i suoi odori, sapori ma anche tradizioni, ti fa venire voglia di prendere il primo aereo e andare a visitare quei posti, peccato che sia ambientata agli inizi del 900.
Una piccola delusione l’ho subita dopo neanche 100 pagine quando mi sono accorta che l’ambientazione si trasferiva in Inghilterra, all’inizio pensavo che la storia non mi sarebbe più piaciuta ma neanche venti pagine dopo ero più coinvolta di prima.
Ma andiamo per gradi ed andiamo a parlare della protagonista, perchè essenzialmente la protagonista è Clarissa detta Clarrie, e di sua sorella Olivia.
Clarissa e Olivia sono nate in India, ma sono anglo-indiane, in quanto il padre è inglese e la madre è indiana. Ma torniamo al nostro racconto.
Clarissa e Olivia vivono in una piantagione di tè ma a causa del padre disinteressato e dedito ad affogare il dolore della morte della moglie nell’alcol, la piantagione versa in condizioni disastrose.
Ma ecco profilarsi all’orizzonte un cavaliere su un destriero bianco, a parte gli scherzi XD, Wesley Robson si presenta davvero alla nostra protagonista su di un cavallo, ma questo perchè il loro primo incontro o forse è meglio dire scontro si ha durante una cavalcata.
Wesley è tutto ciò che una donna vorrebbe, ricco, di buona famiglia ma soprattutto un giovane imprenditore.
Quando saprà della quasi rovina della piantagione di Clarissa cercherà di aiutarla cercando di comprare la piantagione risolvendo in questo modo i loro problemi, ma non solo cercherà anche di conquistare la nostra bella Clarissa!
Ma prima che tutto ciò possa essere messo in atto, un imprevisto o per meglio dire una piccola “faida” intercorre tra le due famiglie: i Belhaven e i Robson. Ciò mi ricorda in qualche modo le due famiglie di Romeo e Giulietta (chi ha letto il romanzo mi potrà capire, per gli altri: “Che cosa state aspettando a leggerlo?”).
Ritorniamo alla nostra storia, devo smetterla di divagare!
Come vi stavo dicendo, i nostri due giovani protagonisti si ritrovano all’improvviso in due posizioni opposte, se da un lato abbiamo Wesley che metterebbe da parte volentieri l’antica rivalità tra le due famiglie, dall’altro c’è la giovane Clarissa, che ha preso dal padre in carattere forte e orgoglioso e che non riesce a mettere da parte l’orgoglio e facendo così va incontro a delle conseguenze inevitabile.
Dopo la morte del padre le due ragazze orfane, si imbarcano su una nave in direzione dell’Inghilterra dove sperano vengano ospitate da dei loro lontani parenti, ma se sperano di trovare una famiglia che li accolga a braccia aperte, beh non avevano fatto i conti con la realtà.
La storia è ampia e ben articolata, spazia nel corso di vari anni, infatti la storia inizia nel 1905 in India ma si arriva fino alla Prima guerra mondiale e alla sua fine.
Durante il passare degli anni vedremo come i personaggi della storia, sia i principali che quelli secondari, crescono e si sviluppano in base al corso della storia.
Se dopo tutte le difficoltà che aveva affrontato all’inizio del romanzo e dopo il trasferimento in Inghilterra sembrano per un pò finire, ecco che la vita dopo pochi anni di tranquillità si abbatte con tutte le forze su Clarissa.
Mi ha colpito molto il personaggio di Clarissa, lei è una vera eroina, non si fa abbattere dalle difficoltà della vita e fin dalla morte della madre si era annullata e aveva cominciato a fare da seconda madre per la sorella più piccola cercando sempre di proteggerla dalla vita dura che conducevano.
Solo una cosa forse avrei cambiato, ma capisco che infondo è una lezione che ci tiene a dare l’autrice, la nostra protagonista è molto orgogliosa, forse troppo.
Se all’inizio ciò l’ho apprezzato molto, arrivati quasi alla fine del romanzo ero contraria a quest’aspetto del suo carattere.
Ma tra le righe l’autrice a cercato di trasmetterci un messaggio molto importante e cioè che ad essere troppo orgogliosi si rischia di perdere ciò che abbiamo di più caro.
Ma passiamo al nostro secondo protagonista: il tè.
Come ci fa capire il titolo ma anche la trama il tè è di importanza vitale, sia per la nostra protagonista che per la storia indiana ed inglese di quel periodo.
Come avevo sperato, in questa storia si riescono ad assopare i diversi aromi, profumi e sapori del tè il tutto avvolto in una cornice storica e coronato con una storia d’amore.
Come dicevo ad inizio recensione ho amato profondamente questa storia, emozionandomi e commuovendomi per le vicende di tutti i protagonisti. È un bellissimo spaccato di vita di inizio XX secolo, una testimonianza di forza, abnegazione e speranza che fa luce sulla situazione femminile di quel periodo.
Una storia adatta a tutti, avventurosa e mai noiosa, di buoni sentimenti e mai stucchevoli, di dolori profondi ma mai angoscianti.
L’autrice è stata capace di riservarci un’angolo in ogni stanza protagonista della vicenda, ha tenuto un ritmo vivace ma non frettoloso, ha saputo essere descrittiva al punto giusto per poter creare nella nostra mente la fotografia dell’ambiente, senza perdersi in tediosi eccessi.
Tutto ciò ha contribuito a rendere questo romanzo una lettura piacevole che ti riesce ad incantare con la sua storia ed i suoi personaggi trattenendoti fino alla fine del romanzo!
La trilogia del tè:
1- La figlia del mercante di tè
2- La promessa sposa del mercante di tè
3- La ragazza nel giardino del tè
A presto,
La mia valutazione…
