Buon pomeriggio amici lettori,
sto andando veloce come il vento, ma alla fine mi sembra di rimanere sempre ferma nella stessa posizione. Che voglio dire?
Beh, il tempo per leggere e stare qui con voi mi sembra sempre poco e vola, ma ehi… non siamo qui per parlare di questo.
Il libro di oggi è Il passo dell’inerzia di Valentina Casadei edito da SaMa Edizioni.
Siete curiosi?
Andiamo a scoprire qualcosa di più!!
TITOLO: Il passo dell’inerzia
AUTRICI: Valentina Casadei
EDITORE: SaMa Edizioni
GENERE: Narrativa
PAGINE: 60
DATA DI USCITA: 30 giugno 2020
FINALE: Auto conclusivo
Crescita e spaesamento, voli e cadute, strade a senso unico e scorciatoie sono il filo conduttore di questa raccolta di poesie in cui le emozioni si fanno largo diventando la lancetta di una bussola della vita. Nascosta fra qualche respiro di eternità, l’autrice è alla ricerca delle mappe dello splendore, dove dimorano innumerevoli ragioni per esistere. Il Passo dell’Inerzia perché è solo continuando a camminare che si può dare senso al nulla, con lungimiranza e memoria.
La prima domanda che qualcuno si fa è chi è Valentina Casadei, la mia risposta è semplice; leggete il suo libro e inizierete a capirla.
Per me è la prima volta che leggo un suo libro e non nascondo che mi ha colpito molto e, se ne avete sentito parlare è proprio perchè vi avevo già segnalato l’uscita di questo romanzo.
Ma esattamente di cosa parla il libro “Il passo dell’inerzia?”
Venitelo a scoprire con me!
Ognuno interpreta le poesie a proprio modo, io percepisco qualcosa che un’altra persona non sente, sono molto soggettive, tuttavia è una cosa confutabile, ovvero che le poesie contengono i sentimenti, sono le stesse che ci portano a vivere un momento dove le emozioni esplodono in diverse sfumature. Sì, le poesie hanno il potere di far passare dalla tristezza alla gioia, dalla rabbia alla speranza, dal dolore alla vita.
Ho tentato spesso a capire perchè l’autrice ha deciso di dare questo titolo al libro e alla fine l’ho collegato con i sentimenti e le emozioni che il lettore prova durante la lettura delle poesie.
Sì, è vero, alcuni di questi sono brevi e incisivi, ma altri sono intensi e profondi e non diminuiscono il significato che l’autrice da ad ogni verso e strofa.
Una delle cose che si notano subito durante la lettura è che i versi si riferiscono verso un tu non determinato ma che sappiamo che c’è. Un dettaglio che potrebbe essere “pesante per il lettore”, ma che tuttavia accresce il valore del romanzo e di quello che Valentina ha voluto dare al suo romanzo.
E’ impossibile che il lettore non si rispecchi nelle sue poesie, non solo per i temi trattati ma anche per quel tu non identificato e non rivolto a una persona ben definita.
Possiamo quasi affermare che attraverso questa lettura possiamo avere un portavoce sulla vita, su ciò che percepiamo e/ o quello che vorremmo esprimere.
Lo stile che ha usato lo definisco un pò misto perchè seppure ci sono diversi componimenti con il tu, ne abbiamo anche quelli con la prima persona e in qualche modo è come se l’autrice stesse parlando di se stessa e volesse farsi conoscere.
Ciò che proviamo, che sentiamo e quello che troviamo nei racconti sono temi e argomenti quotidiani e reali, ma non mancano quelli che ci possono portare a un mondo più irreale, a quello magico e un’altro ancora è come se ci trovassimo in un buco chiuso della vita, dove non vediamo la luce alla fine del tunnel e ci abbattiamo senza trovare la speranza.
Lo stile di Valentina Casadei è qualcosa di unico, originale e davvero particolare.
E’ difficile non assorbire le parole che l’autrice scrive, dei sentimenti che vuole trasmetterci.
A volte è quasi buffo che cosa si prova leggendo, ancor di più se nel farlo si parla di argomenti in cui ci si può rispecchiare e allo stesso tempo quelle emozioni ci bloccano e ci fanno rimanere sospesi.
Quello che possiamo capire dal suo linguaggio è che trova conforto e consolazione nei piccoli gesti, nella bellezza di un dono inaspettato e di guardare nella meraviglia dei piccoli dettagli che colgono attimi di momenti.
Un’altra delle cose che è impossibile non notare è la ripetizione nei testi dell’autrice, potrebbe stonare e risultare troppo, tuttavia il tono che ha utilizzato ci fa pensare a una preghiera a un’invocazione a qualcosa di più profondo e intenso.
Un momento che permette una visione che va ad di là della semplice scrittura.
Ma qual’è il filo conduttore di questa raccolta di poesie?
Beh, potrebbe sembrare semplice, ma allo stesso tempo non è così facile fermarsi e descriverli in poche parole.
Le emozioni sono il filo che lega tutti i racconti e le poesie, quelle che dettano i nostri gesti, i nostri pensieri e che ci trasportano in una vita piena, in una vita fatta di cambiamenti e di attimi.
A volte penso che le poesie possono essere come le fotografie, attimi di vita, in questo caso però sono il posto dove tra le righe si legge quello che si vede in una foto.
Ed è proprio lì, in quei versi che si nascondono le vere assenze delle persone e dei sentimenti che provano.
Sono poesie che ti entrano dentro.
Un libro che consiglio a tutti, principalmente a chi ama il genere poetico, a chi si vuole immergere per la prima volta nel genere e a tutti coloro che conoscono l’autrice.
La mia valutazione…