Buon pomeriggio lettori,
sono di nuovo qui a importunarvi per farvi conoscere un libro che sono sicura non avete molto sentito parlare, ma di cui conoscete sicuramente l’autore.
Il libro di cui parleremo oggi è Il fantasma dell’abate: La tentazione di Maurice Treherne (Gli Intramontabili Vol. 2)
di Louisa May Alcott.
Questa volta vedremo questo libro attraverso due distinti punti di vista, il primo del libro (della trama) stesso, l’altro dal punto di vista della traduzione, perchè il libro ci è stato proposto da Isabella Nanni che lo ha tradotto.
Siete pronti per scoprire che cosa ne penso in merito?
Allora cominciamo!
TITOLO: Il fantasma dell’abate
AUTORE: Louisa May Alcott
TRADUZIONE: Isabella Nanni
EDITORE: Independently published
GENERE: Classico/ Gotico
SERIE: Sì, Gli Intramontabili Vol. 2
PAGINE: 111
DATA DI USCITA: 10 luglio 2020
FINALE: Auto conclusivo
Inghilterra, seconda metà del XIX secolo. Maurice Treherne è il rampollo del ramo cadetto della nobile famiglia inglese dei Treherne. Una volta rimasto orfano, viene accolto in casa dagli zii e stringe un vincolo particolarmente profondo con il cugino Jasper, suo coetaneo, con cui condivide piaceri e avventure tipiche dei giovani delle classi agiate.Nel corso di un soggiorno a Parigi i due cugini sono coinvolti in un misterioso scandalo che li costringe a lasciare in tutta fretta la capitale francese. Durante il viaggio di ritorno la nave su cui si sono imbarcati naufraga; Maurice salva la vita al cugino rischiando la propria e resta paralizzato alle gambe. Tornati in Inghilterra le sventure continuano a perseguitare Maurice che si ritrova inspiegabilmente diseredato dal vecchio zio e lasciato al buon cuore del cugino.Solo la dolce compagnia della giovane Octavia, la sorella di Jasper, sembra offrirgli un conforto insperato e ridare a Maurice la speranza di un amore puro, contrastato però dalla madre di lei che auspica un’unione diversa. In occasione di una festa a casa dei Treherne un anno dopo l’incidente che gli ha stravolto la vita, il passato ritorna a minacciare le prospettive di Maurice, che sarà più volte tentato di svelare il mistero che circonda gli eventi di Parigi, venendo meno alla parola data. Ma una strana presenza darà una svolta inaspettata alla vita di tutti…Dall’autrice di “Piccole donne” un romance gotico molto diverso e appassionante.
Penso che ognuno di noi ha sentito parlare o letto, almeno una volta Piccole donne di Louisa May Alcott, ebbene anche questo libro è stato scritto da lei, soltanto che rispetto al primo che ho citato non è molto conosciuto, inoltre è anche un’opera breve.
Se tutto ciò non vi ha scoraggiato, continuate la lettura per scoprire di che cosa parla questo libro insieme a me.
Il fantasma dell’abate, ovvero la tentazione di Maurice Treherne è stato scritto nel 1867, la Acoltt per pubblicarlo usò lo pseudonimo di A. M. Barnard; infatti, per quell’epoca questo era considerato un romanzo gotico, in quanto alla normale trama l’autrice aveva aggiunto un paio di caratteristiche paranormali.
Probabilmente per non macchiare la sua reputazione di scrittrice di romanzi per ragazzi decise di utilizzare questo pseudonimo per pubblicare quest’altra tipologia.
Veniamo a conoscenza di tutte queste informazioni prima di cominciare la lettura grazie alla prefazione scritta da Isabella Nanni che, ci aiuta a contestualizzare meglio il libro.
Isabella Nanni riesce allo stesso tempo a mantenere lo stile originale delle parole mantenendo nella traduzione ciò che la Alcott aveva ideato, ma al contempo ci fa apprezzare a pieno le parola riportate nella nostra lingua: l’italiano.
Mantenendo l’eleganza che contraddistingue lo stile narrativo di quel periodo la Nanni ci aggiunge solo un pizzico di modernità nei termini così da farci apprezzare a pieno la storia.
Il nostro protagonista è Maurice Treherne che, a causa di uno sfortunato incidente è costretto ora a stare su una sedia, avendo perso l’uso delle gambe.
Tutto ciò mal si accorda con la vitalità e l’ambizione del giovane che, tuttavia cerca di prendere con filosofia la sua attuale situazione.
L’unica cosa che in questo momento lo fa andare avanti, per così dire, è il desiderio di sposare Octavia, ma Lady Treherne vuole un’unione decisamente diversa per lei ed è per questo che incoraggia, come pretendente, Mr. Frankannon.
A questo principio di triangolo amoroso vanno aggiunti alcuni elementi che compongono il racconto: l’arrivo imminente delle feste natalizie e il fantasma dell’abate che, una volta abitava nell’abazia che è ora la residenza Treherne.
So che spiegato così può sembrare poco chiaro, ma vi assicuro che tutto ciò è fatto per evitare spoiler e per non rovinarvi la lettura.
Anche se è un testo conosciuto allo stesso tempo non è così tanto importante in quanto in Italia i romanzi brevi come questo non hanno molto successo rispetto all’estero.
Posso dirvi però che nella parte gotica ovvero quando si presenta il personaggio del fantasma mi è sembrato di trovare una certa rassomiglianza con Il canto di Natale di Dickens, visto che anche qui c’è l’atmosfera natalizia da fare da contorno alla storia.
Oltre a questo piccolo collegamento il romanzo esprime a pieno le emozioni dei protagonisti che, capitolo dopo capitolo si fanno conoscere e apprezzare man mano; in pieno stile Alcott.
Il destino che sembrava così sicuro ed ineluttabile viene cambiato dagli eventi e dai sentimenti dei protagonisti della storia.
Tutto il racconto, anche se breve, è stato strutturato alla perfezione e il mistero e la suspense fanno sì, che la lettura sia molto scorrevole e veloce.
Questo pizzico di gotico che la Alcott inserisce ci ricorda che, nella vita può accadere sempre qualcosa fuori dall’ordinario, come per esempio l’incontro con un fantasma!
Concludo consigliando a tutti il romanzo che, vista la sua brevità non impegnerà per molto il vostro tempo, inoltre vi invito a fare un giro sul nostro blog per scoprire altre interessanti recensioni che magari possono fare al caso vostro.
Alla prossima recensione.