Il diavolo e la rosa di Virginia Dellamore – Recensione

Buon pomeriggio lettori,
eccoci di nuovo qui per presentarvi un libro che ho letto per piacere di farlo, mentre scorrevo alcune proposte di Kindle mi sono imbattuta in questo libro e sono rimasta attratta dal titolo e poi dalla trama.
Ho il piacere di presentarvi il libro Il diavolo e la rosa di Virginia Dellamore.
Siete curiosi di scoprire qualcosa di più?

 

 

 

 

 

TITOLO: Il diavolo e la rosa 

AUTORE: Virginia Dellamore

EDITORE: Independently published

GENERE: Romanzo storico

SERIE: No

PAGINE: 371

DATA DI USCITA: 9 gennaio 2018

FINALE: Auto conclusivo

 

 

Yorkshire, Inghilterra, 1836.
La vita è stata generosa e allo stesso tempo avara con Rosalynn. Le ha donato la bellezza ma l’ha privata dell’affetto di una famiglia. Da ventun anni, infatti, vive nello stesso orfanotrofio nel quale è stata abbandonata quando era piccolissima, e la sua esistenza è tutto fuorché idilliaca. La perfida direttrice dell’istituto, che nutre verso di lei una particolare antipatia, l’ha relegata ai compiti più faticosi e miserabili. Rosalynn trascorre le sue giornate lavorando e coltivando sogni segreti alimentati dai libri che legge. Libri che si procura di nascosto: al calar della sera, mentre le ombre dilagano nella brughiera, sgattaiola dal convitto e raggiunge il castello di Harwood a poche miglia di distanza.
Il maniero è disabitato, ma lei ha scovato un’imposta rotta ed è riuscita a entrare. Ogni giorno, attraversando un dedalo di grandi sale ricoperte di polvere e detriti, raggiunge l’immensa biblioteca ancora piena di volumi. Non ha mai incontrato nessuno, muovendosi sempre indisturbata.
Una sera, tuttavia, la solitudine dei luoghi subisce una brusca interruzione. All’improvviso, Rosalynn ode dei passi umani e si scontra con un uomo che afferma d’essere Lord Beaumont Harwood, proprietario del castello e di tutto ciò che esso contiene.
Benché coraggiosa, non può fare a meno di esserne intimorita: il conte non è soltanto un uomo dai modi scortesi, ma è anche l’individuo più spaventoso sul quale abbia mai posato lo sguardo. Il suo volto è ricoperto di ustioni e cicatrici ed è privo di una gamba al posto della quale indossa un terrificante arto finto. In più, la accusa di essere una ladra e minaccia di condurla in prigione per averlo derubato.
Rosalynn si trova costretta ad andare a vivere al maniero, assunta come domestica, per ripagare il furto commesso.
La vita al castello è più dura del previsto. Se ciò non bastasse, Lord Harwood non è affatto un gentiluomo: la gente del villaggio lo ha soprannominato “la Bestia” a causa del suo aspetto e dei suoi modi.
Per forza di cose, vivendo sotto lo stesso tetto, Rosalynn comincia a conoscerlo meglio, scoprendo che dietro la sua apparenza intrattabile si cela un uomo ferito dalla vita, trafitto dal peso di tragiche colpe passate e ormai rassegnato a vivere nascosto.
Nel contempo, i segreti riguardanti le origini di Rosalynn e l’identità dei suoi genitori si rivelano non meno misteriosi e tragici, e tutto sembra precipitare verso un epilogo drammatico…
Sullo sfondo della cupa brughiera inglese, un romanzo liberamente ispirato alla favola della Bella e la Bestia. La storia di una passione tormentata e di un sentimento purissimo capace di guardare oltre l’apparenza, sgretolare i pregiudizi e dimostrare che la vera bellezza non ha a che fare con la perfezione del corpo ma con l’armonia dell’anima.

 

 

 

Ho scoperto per caso questo libro e quindi anche quest’autrice, per il libro che già della trama si capisce essere una riscrittura della famosa favola “la bella e la bestia” e che, nonostante tutto mi ha molto colpito.
Ma andiamo con ordine.

 

 

La nostra protagonista è Rosalynn, una giovane ragazza orfana che lavora presso l’orfanotrofio dove è cresciuta.
La sua vita non è per niente facile, ma c’è un’unica cosa che la convince ad andare avanti ogni giorno: i suoi amati libri.
Questi volumi sono il suo segreto, che custodisce gelosamente, lei li ha recuperati dalle rovine di un castello abbandonato in mezzo alla brughiera, il castello di Harwood.
Soltanto che il castello non è più abbandonato e la nostra Rosalynn lo scopre nel momento peggiore, cioè quando è entrata per trafugare un’altro piccolo tesoro. 

 

 

Lord Beaumont Harwood è stato un bellissimo ragazzo, ma un’incendio ha segnato per sempre il suo corpo, ma anche la sua anima rendendolo il tutto e per tutti simile a una bestia.
Nella sua vita non c’è più posto per nulla e quando becca Rosalynn decide subito che deva averla er sè, ma nel suo piano non ha mai messo in conto l’animo ribella di lei.
Sconvolta dall’incontro ma decisa a fuggire Rosalynn ritorna tra le mura dell’orfanotrofio sentendosi relativamente al sicuro, ma ancora non sa che il destino ha in serbo molte sorprese per lei.

 

 

 

Mi sono appassionata tantissimo alla storia descritta dall’autrice con il suo stile, il linguaggio che usa e che racchiude sia un tono “cotto”, ma allo stesso tempo originale fa rivivere questa storia in modo nuovo.
Ho trovato molti spunti e la stessa autrice invoglia il lettore a riflettere sui temi che lei mette in primo piano; c’è la riflessione sulla bellezza, su ciò che essa comporta e sul modo in cui cambia il parere delle persone, sul redimersi sia delle azioni compiute nel passato sia da quelle fatte o da fare nel presente.
Ma ancor di più vediamo il coraggio.

 

 

Penso che questa rivisitazione della storia aggiunga un tocco in più rispetto alla favola e, anche se non troviamo la magia vera e propria essa viene interpretata da alcuni dei personaggi presenti come quello della zingara.
Certo come comunemente si sa in queste storie si può ricadere negli stereotipi, ma non sono d’accordo sulle recensioni e sui pareri negativi che ho visto in giro.
Penso che ormai è risaputo che quando ci si approccia a questo genere di letture può capitare che si ritrovino scene o personaggi che si somigliano; anche qui ritroviamo un pò di similitudini ma in fondo è un libro che stupisce e, anche se in alcuni punti è un pò lento questo ha tutto un suo perchè.

 

 

 

L’unica vera nota stonata, a mio parere, è la trama del libro troppo lunga e particolareggiata, non è la prima volta che evidenzio questo problema nei libri, certo la trama non svela tutto, ma leggendola si perde un pò di quella magia che si ha quando si comincia una nuova lettura.
Dopo questo libro penso di leggere le altre opere scritte da quest’autrice, perchè ho trovato il romanzo molto ben costruito, i suoi personaggi sono stati ben delineati e i dialoghi sono vivaci e brillanti, con alcune botte e risposta davvero ben scritte.
In definitiva vi voglio consigliare questo romanzo a tutti quelli che apprezzano il genere historical romance,e a coloro che amano le storie romantiche e a lieto fine.

 

Io come sempre vi aspetto alla prossima recensione.

 

La mia valutazione…

 


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