Buongiorno booklover,
sono contenta oggi di presentarvi un libro che ho letto tramite una recente collaborazione con l’autore.
Roberto Conti che ha scritto il romanzo Benvenuti a Morascone edito da Rossini Editore ci ha chiesto gentilmente di leggere e recensire il suo scritto.
E’ stato anche disponibile a inviarci una copia cartacea che io ho avuto il piacere di leggere.
Se vi ho incuriosito almeno un pò continuate a leggere questa recensione per scoprire quello che si nasconde tra le righe di questo libro.
TITOLO: Benvenuti a Morascone
AUTORI: Roberto Conti
EDITORE: Rossini Editore
GENERE: Narrativa
SERIE: No
PAGINE: 202
DATA DI PUBBLICAZIONE: 30 settembre 2020
FINALE: autoconclusivo

Un piccolo paese di campagna, i suoi abitanti ed un’improbabile combinazione di eventi. Dodici storie tragicomiche che si intrecciano a formare un’unica trama; una singolare analisi del quotidiano destinata a cambiare regolarmente il suo punto di vista. Una storia che non risparmia nessuno, che non fa distinzione di genere ed accetta il medesimo trattamento da parte del lettore.
All’inizio della lettura non sapevo che cosa avrei letto esattamente perchè leggendo la trama avevo avuto tutt’altra impressione riguardo l’aspetto del libro.
Quando avevo letto: “Dodici storie tragicomiche” avevo pensato a tutt’altra tipologia di libro, ma sono rimasta stupita, in modo positivo, e ho apprezzato appieno a ciò che l’autore tramite la sua storia vuole trasmettere al lettore.
Inizio con dire che, non si ha l’impressione che sia dodici storie diverse perchè l’autore narra le vicende sì, in ordine cronologico sparso ma le fa cadere tutte nell’arco di un giorno.
Ogni capitolo è infatti una storia diversa, cambiano solo gli interpreti e il luogo dove si svolge.
Le vicende del romanzo sono ambientate nel piccolo paese di Morascone, un paesino della pianura Padana, attorniato da nebbia e da campi di risaia; dove la vita è prevedibile e dove, non ci sono grandi sconvolgimenti.
Ci sono numerosi personaggi, alcuni di essi hanno il ruolo dei protagonisti, altri invece si capisce fin da subito hanno quello delle comparse, ma ognuno di essi è stato delineato in modo puntiglioso dall’autore.
Anche se la narrazione non sembra fluida, perchè la storia va avanti e indietro attraverso flashback e ricordi passati, è solo un’impressione perfettamente cercata da parte dell’autore.
Ad ogni storia raccontata, sempre da un punto di vista diverso Conti aggiunge un’altro strato al quadro finale della vicenda, infatti quest’ultimo è riuscito a creare in poche pagine, un mondo complesso, molto simile a ciò che si può vivere quotidianamente in un paese.
L’autore tramite il libro riesce a raccontarci i rapporti quotidiani tra i personaggi facendo sentire il lettore vicino a loro.
Narrando la storia in questo modo si ha come l’impressione di stare a teatro, e che scena dopo scena, tramite i dialoghi e le descrizioni si giunge all’atto conclusivo della storia.
Nulla viene lasciato libero, ogni cosa è stata appuratamene descritta e pianificata dall’autore.
Alla fine del libro il lettore si rende conto che l’autore ha voluto “fotografare” la vicenda da più punti di vista e che man mano il lettore va avanti, più parti assembla più la storia si fa chiara.
E’ un romanzo che a prima vista sembrerebbe complicato da leggere e da capire ma è sola apparenza, come è apparenza anche i personaggi che possono sembrare molti, ma che alla fine, come succede nelle piccole realtà dei paesini, sono sempre i soliti individui.
Quello che ho apprezzato è stato proprio l’imprevedibilità della storia, infatti, finito un capitolo non sapevi quale storia saresti andato a leggere.
I punti di vista, i caratteri, gli obiettivi, i desideri sono tutti diversi per ogni personaggio; ogni cosa cambia quando cambia la storia.
Dallo stile al lessico, in ogni racconto Roberto Conti impersona proprio la persona che sta raccontando la vicenda dal proprio punto di vista e poi, si ricomincia di nuovo d’accapo.
Il gioco di incastri che l’autore ha messo in primo piano, e le situazioni proposte che variano dal prevedibile all’imprevedibile, rimangono in un certo senso sempre reali e possibili nell’immaginazione del lettore.
In definitiva l’ho trovato davvero un ottimo romanzo.
Ringrazio ancora una volta l’autore che ci ha proposto il suo libro e per la sua disponibilità nell’attesa dei nostri tempi di lettura.
Sono davvero contenta di averlo letto, era da tempo che non mi capitava tra le mani un romanzo così diverso rispetto alle mie solite letture.
Se vi piacciono le situazioni ingarbugliate, multistrato e che si dipianano pagina dopo pagina questo è proprio il romanzo che fa per voi.
Lo consiglio a chi ha voglia di approcciarsi a un genere diverso e che, risulti allo stesso tempo inaspettato.
Io vi saluto ma non vi preoccupate, ci vediamo alla prossima recensione.