La veste profanata di Claudia Torresan – Recensione

Buon pomeriggio readers,
siete pronti per un altro consiglio libresco?
Io sono prontissima!
Quest’oggi vi voglio presentare un libro letto dalla collaborazione con l’autrice Claudia Torresan, e di cui QUI trovate la recensione di un’altro suo libro.
Il romanzo in questione s’intitola La veste profanata scritto naturalmente da Claudia Torresan.
Se siete curiosi di scoprire qualcosa in più sul romanzo continuate la lettura.

 

 

 

Titolo: La veste profanata

Autore: Claudia Torresan

Editore: Youcanprint

Genere: Thriller

Serie: No

Pagine: 360

Data di uscita: 2 giugno 2020

Finale: Autoconclusivo

Roma fa nuovamente da sfondo a un’indagine condotta dall’ispettore Ivan Tedesco. In una notte di novembre, particolarmente gelida e ventosa, un giovane di buona famiglia viene assassinato nel proprio letto. Quello che, a prima vista, si presenta come un caso di omicidio su cui indagare, ben presto si rivelerà un intreccio di misteri da svelare, di cui questo assassinio rappresenta solo la punta dell’iceberg. La famiglia Barone, a cui apparteneva il ragazzo deceduto, crea da subito motivi validi per essere ritenuta degna di attenzione e di ricerche accurate che spieghino comportamenti inverosimili dopo la morte di un congiunto. Quasi ogni membro di quel copioso nucleo familiare pare possedere un movente per il delitto commesso. E Ivan proseguirà l’indagine con l’aiuto dell’ex collega, Oreste, dopo il suo trasferimento fuori Roma, ma vicino a lui anche nel tentativo di risolvere questo insidioso caso. Insidioso al punto che Ivan si troverà a dover disturbare un uomo potente, insospettabile e la cui carica si colloca ai piani alti.

 

 

Il mio obiettivo, da portare a termine il più presto possibile, è quello di recuperare e recensire tutti i libri delle collaborazioni che quest’estate sono rimasti un pò in arretrato e, devo dire che sto partendo con il piede giusto.
Subito dopo aver letto Dietro la maschera sono corsa subito a leggere l’altro libro che Claudia Torresan ci aveva proposto – pur se i due romanzi non sono collegati – La veste profanata.

 

Quando ho iniziato la lettura del romanzo mi sono accorta che ci doveva essere stato un’altro libro con il nostro protagonista presente, perchè si ha come la sensazione che il lettore debba in qualche modo conoscere i personaggi citati.
Più per togliermi un dubbio che per reale motivo mi sono informata, e ho scoperto che questo è ils econdo libro con presente, come protagonista l’Ispettore Ivan Tedesco.
per chi di voi è interessato, il libro s’intitola “La paura torna sempre, ma stavolta finirà il lavoro”.
Ciò detto voglio informare chiunque che il libro può essere letto anche senza il precedente, in quanto le vicende narrate sono diverse.

 

Il romanzo si apre con il ritrovamento del cadavere di Donato Barone, uno dei figli di Emilio Barone.
Emilio Barone è il capostipite di una grande famiglia che si è fatto da sè, facendo arrivare la sua attività all’estero.
Tutta la vicenda è ambientata a Roma, è il nostro ispettore Ivan Tedesco che, verrà assegnato a questo caso di omicidio insieme a Daniele Regina, lavorano al commissariato situato nel quartiere del Celio.
Nel frattempo al commissariato è stato assegnato un nuovo commissario, Carmen Albini, che aiuterà i due poliziotti a venire a capo dell’intera vicenda. Fin da subito l’indagine si concentra sui membri della famiglia Barone, che se all’inizio appaiono senza nulla da nascondere, man mano che si va avanti sempre più misteri e segreti vengono alla luce e sono decodificati grazie all’intuito dei nostri protagonisti.
In un crescendo di violenza, vedremo dipianarsi davanti a noi, un dramma familiare con dei personaggi davvero incisivi e, quello che all’apparenza può sembrare semplice si dimostrerà invece davvero complicato.

 

Quello che ho ritrovato, anche in questo volume,  e che penso che sia un segno distintivo di Claudia Torresan è lo svelare pian a piano i nodi e i misteri che lei ci racconta all’inizio della storia.
Ciò che mi ha colpito di nuovo una volta è l’imprevedibilità del colpevole e, anche se ho trovato qualche imprecisione tecnica – nelle descrizioni- , tutto sommato il libro mi ha emozionato come il precedente.
Anche stavolta Claudia ha avuto un occhio di riguardo per la caratterizzazione dei personaggi e, anche se non mi capita spesso, sono entrata in sintonia più con il co-protagonista che con il vero protagonista; infatti, ho apprezzato molto il personaggio di Daniele Regina.
Penso che formano davvero un duo molto forte con Ivan Tedesco.

 

E per quanto riguarda i personaggi cattivi?
Che dire?
Davvero sorprendenti!
I sentimenti e le emozioni, le spiegazioni delle colpe e dei perchè dei loro gesti lasciano il lettore con il fiato sospeso.
L’autrice con questo romanzo ha saputo cogliere sfumature e situazioni molto reali, ma che allo stesso tempo lasciano fantasticare il lettore sulle vicende narrate.
Di sicuro riuscirà a intrigare qualunque lettore, che come me si appassionerà alla lettura del libro, ma lo consiglio sopratutto a chi cerca un romanzo thriller o, a chi magari già conosce qualche altro lavoro della Torresan.
Come di consueto, oramai, vi aspetto alla mia prossima recensione e vi auguro buona lettura.

 

La mia valutazione…


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