Buon pomeriggio readers,
Sono felice di presentarvi un nuovo libro uscito, perchè proporvelo ora?
Come vi avevo già accennato abbiamo ripreso in mano la nostra lunga lista di collaborazione e ci tenevo a parlavi di questo libro perché bisogna dare spazio a tutti, soprattutto a degli argomenti profondi, intensi come quelli trattati dall’autore.
Oggi parleremo della raccolta poetica “Nuvole controvento” di Renard Suaso edito da Lulu.com, un libro che deve essere letto, capito e compreso, perchè il genere non è adatto a tutti sopratutto se non si ha la mente aperta per entrare nel mondo delle poesie.
TITOLO: Nuvole controvento
AUTRICI: Renard Suaso
EDITORE: Lulu.com
GENERE: Antologia poetica
SERIE: No
PAGINE: 266
DATA DI USCITA: 4 dicembre 2018
FINALE: Autoconclusivo
Nuvole controvento è una raccolta di versi, liberi e senza schemi, scritti tra il 2012 e il 2017, che conferma l’importanza della poesia come elemento di connessione offline tra anime affini, rappresentando, per l’autore, la più breve e costruttiva via d’uscita dalle proprie inquietudini, malinconie e solitudini. Questo libro di poesie e appunti, in bilico tra sogno e realtà, nato come dedica e figlio di un conflitto interiore, svela il risultato di una reazione che, da emozioni quali la rabbia, l’alienazione e l’incomprensione, ha prodotto sentimenti di empatia, passione ed ispirazione.
Come sempre quando si parla di poesie la cosa cui pensiamo subito sono le emozioni, i sentimenti che spesso ci trasportano in un mondo diverso ma allo stesso tempo sono quelli in cui possiamo rispecchiarci.
Beh, sicuramente vi chiedete che cosa c’entra? Ebbene tutto!
Questo libro è una raccolta di poesie, libere e senza schemi, di racconti di vita, amore, dolore, rabbia e tantissime emozioni che ci circondano ogni giorno e che sono sempre presenti con noi.
Ma per capire ciò che vi sto dicendo andiamo a parlarne più nel dettaglio….
Come ho accennato le poesie sono fatte di emozioni è una tra le tante su cui tutti scrivono sono la vita, questa frase mi ha colpito perché è un po’ così che tutto inizia. Una poesia ricca di amore, di vitalità e di felicità, di qualcosa che unisce le persone che le rende vive e gli fa credere che tutto è possibile. La vita, un tema che tanti trattano che come anche l’autore ha raccontato dell’amore e di tutte quelle situazioni che ci fanno sentire felici.
Bastava un suo sguardo
buffo, imbronciato,
pure imbruttito.
Bastavano i suoi occhi
E in me, scioglieva la neve.
Difatti l’amore è un sentimento che richiama la vita, che ci rende buffi, a volte stupidi e che si dimostra così semplice come in realtà dovrebbe essere. Un sentimento bellissimo, che seppure fa soffrire continuano a preservarlo e a desiderarlo sempre perché in fin dei conti tutti vogliono amare ed essere amati.
Amo il tuo sorriso.
(….)
E il suo rimane l’unico rifugio
dove trova riparo da ogni vuoto,
anche se dal suo sorriso
mi rimane soltanto una vecchia foto.
Perché l’amore è anche sorridere, ricordarsi quelle labbra accentuate, l’emozione di sentire il calore sulla pelle e di ricordarsi i momenti in cui quella persona ti ha regalato un sorriso. Vivere quegli attimi di vita a volte sono tutto ciò che serve, altre volte è quel ricordo che ci fa andare avanti e che ci porta a ricordare le persone che non abbiamo più con noi.
E come capita spesso quando si parla di vita si parla anche di morte e di tutti quei sentimenti ad esso collegati, in questo caso l’autore ci ha regalato più di una poesia che possa in qualche modo collegarsi a questo tema.
Ho riportato questa frase perché seppure breve e coincisa ha al suo interno un profondo significato, alla fine è vero ciò che lui ci voglia insegnare.
Di vita ne possiamo avere più di una, basti pensare alle fasi di crescita, a ciò che viviamo ma la morte, oh, quell’orribile cosa arriva una sola volta e ci porta con sé ogni cosa, spazzando la vita che ci era stata data e colmando la gente di dolore e sofferenza.
Non c’è tempo.
Né per leggere, né per scrivere.
Sognare miraggio, ad ogni notte.
E poi ci troviamo a leggere la poesia con il titolo vuoto a perdere che sì, in qualche modo ci anticipa cosa aspettarci, dall’altra parte si discosta tanto da quello che pensiamo.
Questo verso che ho inserito ci ricorda quanto più spesso di quanto s’immagina siamo trasportati dalla frenesia della vita, da quanto ci si sente persi pur se apparentemente si ha tutto e si raggiunge ogni obiettivo.
Il tempo oh beh, quello è un’altra delle questioni più importanti, quel tempo che spesso ci sfugge dalle mani, che sembra tanto ma che spesso non se ne ha mai abbastanza. Il tempo un corsa continua verso qullo che si ha e quello che si vorrebbe.
E poi capita che in quelle parole di un autore che non conosciamo ci rispecchiamo più di quanto vorremmo ammettere.
La poesia non esisto è forte, profonda e ci fa riflettere, anche se tutto ciò che vorremmo fare e urlare e mentire perché ci vorrebbe ammettere di aver pensato quelle frasi, di averle sentite e di vivere attimi di buio, di instancabile inadeguatezza?
Non esisto a volte ci racconta più di quanto vorremmo dire, due parole brevi ma intense che sono colmi di significato, ma come si può capire il vero significato o come si può non essere giudicati?
E poi l’autore nel suo libro l’ha reso ancora più particolare, ha inserito nel suo interno anche dei pensieri o degli appunti come li chiama lui e tra queste ci sono state tre prose che mi hanno colpito e che per me in qualche modo sono collegate.
“Sogni” ci fa ben sperare, ci racconta cosa possono essere, come li vorremmo e cosa significano, ma in realtà quello che conta davvero siamo noi, le persone che sognano perché in fin dei conti è davvero importante cosa si sogna? Conta più quello che ci fanno sentire e cosa si fa per raggiungerli.
“Pensieri” e così, con quest’altra prosa ci veniamo trasportati nel mondo dei pensieri, in quello che la nostra mente tende di farsi capire, sentire e che talvolta nascondiamo al mondo. Perchè? Beh, per non essere giudicati, per apparire diversi e per indossare una maschera che nasconde i nostri difetti. Ed è nei pensieri che spesso si trovano le intensioni più forti e più vere, a volte è proprio lì che si trova il nostro vero io anche se facciamo di tutto per nasconderlo al mondo.
“Frantumi” e come dicevo prima eccoci al terzo testo che mi ha colpito per la sua intensità. Ognuno di questi ha portato a delle riflessioni, mi sono ritrovata capita e questo pensiero mi ha colpito più di tutto. I frantumi non sono altro che piccoli pezzetti di anima, di qualcosa che ci è stato portato via e che, seppure ci ostiniamo a riunire non sempre il risultato è quello che vorremmo.
La vita è la nostra opera più grande, è come una tela bianca che ci tocca dipendere, ma come i colori accessi che ci danno la vita stessa, nella stessa tavolozza ci sono quelli scuri e opachi che ci ricordano per cosa vivere.
E infine l’autore ci stupisce inserendo nel libro delle liriche, stavolta ne ho estrapolate di più, solo perché non potevo scegliere e perché mi hanno dato tanto.
Non conoscevo l’autore, questo è il primo libro che leggo, ma di una cosa è fin da subito chiara: sa cosa vuole e come raggiungerla. Perché? Ogni parola che lui scrive in queste pagine sa cosa vuole trasmettere ed è quello che lo stesso lettore percepisce; scrive di sentimenti ed emozioni che sono dentro di lui e che estrapola per rendere il lettore meno solo, per fargli capire che è capito.
Ogni verso, frase e rigo è scritto con cura, ha uno stile delineato, semplice che il tutto insieme rende la lettura piacevole, scorrevole e che travolge il lettore per le intense riflessioni e per ciò che lo porta a provare.
Consiglio questo libro a chiunque voglia provare tutto ciò che, anche solo lentamente ho cercato di trasmettervi attraverso la mia recensione, magari non saranno state tutte parole professionali o forse la mia recensione è fin troppo personale, ma credo che è in questo modo che si capisce se un libro ti è entrato nel cuore o meno.
Godetevi questa lettura, riflettete e vivete la vita.
L’ amore è ciò che trasforma
giorni colmi di respiri affannati
in attimi densi di sospiri affamati.Consumai l’ultimo del mio tempo
a schiodar per te
del cielo le ultime stelle.
Anche tu riesci a sentire le infinite parole che sono racchiuse dentro lo sconfinato silenzio?
Se solo per un istante
le mie parole potessero
alleviare il dolore che hai dentro, t’abbraccerebbero l’anima
all’infinito
nel modo più tenero.