Ben ritrovati ragazzi/e,
sul nostro blog per continuare a parlare di una delle mie serie preferite.
Siamo arrivati al quarto volume, manca solo un libro alla fine, siete pronti a scoprire le vicende del quarto romanzo della serie Il romanzo di Rames scritto da Christian Jacq.
Allora non mi resta che presentarvi il libro “La regina di Abu Simbel” in modo più dettagliato.
Titolo: La Regina di Abu Simbel
Autore: Christian Jacq
Editore: Mondadori
Genere: Romanzo storico
Serie: Il romanzo di Ramses #4
Pagine: 395
Data di uscita: settembre 1997
(ripubblicata in una nuova edizione il 15 marzo 2016)
Finale: Aperto

Nere nubi minacciano la pace appena raggiunta: gli ittiti continuano a premere ai confini del regno; Ofir e Shenar, i nemici di sempre, tramano ancora nell’ombra; gli ebrei guidati da Mosè, l’amico fraterno di un tempo, si sollevano contro il faraone. Circondato da mille pericoli, Ramses sa di poter contare sulla magica protezione di Nefertari e le offre il più favoloso dei regali: un monumento al loro amore eterno, che consegni alle future generazioni l’immagine della grande sposa reale.
Chi non conosce Rames, uno dei Faraoni d’Egitto che si ricordano ancora oggi. Beh, grazie a Christian Jacq di sicuro non lo dimenticheremo facilmente perchè riesce a ricreare in magistrale la storia di questo grande Faraone.
Quando ho iniziato la lettura di questo libro non avevo idea che mi sarebbero serviti dei fazzoletti durante la lettura, ma ragazzi… preparatevi perchè Christian Jacq non ci andrà leggero.
Andiamo a riprendere il racconto da dove c’eravamo interrotti.
La pace è stata appena raggiunta, con tanti sacrifici e fatica, da parte di Rames, lui e Massacratore sono tornati vittoriosi a Pi-Ramses, ma la guerra non è ancora finita.
I nemici sia vicini che lontani tramano ancora alle spalle di Ramses. Ofir e Shenar bramano vendetta e desiderano per loro il regno d’Egitto. Dopo la liberazione di Asha, dalle mani degli Ittiti, tramite uno stratagemma, il Faraone riesce a vincere quest’ennesima battaglia.
Tra tutti i libri di questa serie scritta da Christian Jacq, che ho letto, questo di sicuro è il più triste. Ho pianto tantissimo in questo volume, per le perdite e i lutti che affliggono la vita del Faraone Ramses.
Come per gli altri scritti di questo autore, anche in questo libro le parole e le minuziose descrizioni che, Jacq ci fa sia dei paesaggi che li circonda sia della vita che vivono e le loro abitudini ti permette di viaggiare, di sentirti là.
La scorrevolezza del libro, la sua fluidità non ti fanno stancare della lettura e come per gli altri volumi, anche questo è ricco di azione e suspense miscelate e posizionate al punto giusto, facendo in modo che subito aver finito un capitolo tu inizi a leggere quello successivo.
Ho sempre amato molto gli Egizi, quando quasi per caso in biblioteca ho scoperto un libro su questa cultura e, da allora non ho più smesso di leggere libri riguardanti la loro storia.
Uno dei miei sogni sarebbe quello di poter fare un viaggio in quelle terre, per visitare i monumenti e i tesori legati a questo meraviglioso popolo antico.
Quando nel precedente libro ho letto che Ramses diede l’ordine di costruire il monumento di Abu Simbel, che esiste e resiste ancora oggi, non ci potevo credere!
In questo libro, infatti, si narra parte della sua costruzione e dell’inaugurazione che Ramses affidò a Setau, migliore amico fin dall’infanzia e alla moglie Loto.
In questo volume vediamo come sempre Asha che, ormai è diventato un’abile spia, impiegato nel doppio gioco con il popolo ittita.
I nemici di Ramses tra cui voglio ricordare Shenar, il fratello maggiore di Ramses, e Ofir, lo stregone, tentano sempre di detronizzare Ramses e anche se quasi tutti i loro piani sono falliti creano sempre altri obiettivi.
Ma stiamo per giungere alla fine del racconto sulle vite di Ramses, infatti, questo è il penultimo libro e i nodi cominciano a venire al pettine.
Un altro personaggio che noi conosciamo bene, non solo per come c’è stato raccontato da Christian Jacq, ma perchè è uno dei volti più conosciuti della religione cristiana è Mosè.
In questo libro lo vediamo alle mosse finali per la liberazione del popolo cristiano dall’Egitto.
Penso che l’autore sia riuscito a miscelare bene le due parti di storia facendo sì, che la vicenda rispettasse la storia da noi conosciuta.
Che posso dirvi di più su questo romanzo senza svelarvi qualche spoiler sulla narrazione?
Beh, penso che ho già detto tutto, spero che grazie alle mie parole possiate avvicinarvi a questo romanzo, ma anche alla serie in generale perchè è davvero un bellissimo libro.
Naturalmente lo consiglio a tutti, non solo a chi come me è appassionato dell’Egitto, ma anche a chi ha la voglia di avventure e azione.
Devo, tuttavia, avvisarvi che non è possibile leggere il libro senza prima aver letto i precedenti. Qui sotto vi metto il link delle altre recensione della serie.
A presto.
La mia valutazione…
4 risposte a "La regina di Abu Simbel di Christian Jacq – Recensione"