Buongiorno lettori,
eccoci di nuovo qui per presentarvi un libro che ho scoperto quasi per caso, ma che adesso che l’ho finito di leggere non posso più dimenticare.
Molto probabilmente molti di voi lo conoscono per via del film che hanno tratto ma basta tenervi sulle spine, il libro di cui vi parlo oggi è Sul più bello di Eleonora Gaggero edito da Fabbri Editore.
Ma che ne dite di andare ad approfondire un pò questo libro? Siete pronti a tuffarvi in questa ennesima storia?
TITOLO: Sul più bello
AUTORE: Eleonora Gaggero
EDITORE: Fabbri Editore
GENERE: romance/ teen romance
SERIE: No
PAGINE: 208
DATA DI PUBBLICAZIONE: 23 giugno 2020
FINALE: autoconclusivo 
Marta ha diciannove anni, vive a Torino e si definisce un brutto anatroccolo senza possibilità di redenzione. In effetti, diciamocelo, non è per niente bella. E anche la fortuna non è dalla sua parte. Orfana dall’età di tre anni, è affetta da una malattia con un nome che è tutto un programma: mucoviscidosi. Le speranze che possa vivere una vita normale sono poche, pochissime. Però Marta ha spirito, ironia, forza di carattere. Tutte cose che si è conquistata con i denti, e che nessuno le può togliere. Ma soprattutto Marta non ha niente da perdere e ama le sfide. È così che decide di lanciarsi in un’impresa impossibile: vivere l’amore, viverlo sul serio, e non con un ragazzo qualsiasi, bensì con il più bello del pianeta, Arturo. Irresistibile, atletico, fidanzato. Una partita persa, una specie di suicidio dell’autostima. Eppure si sa, la vita si mette in moto quando noi decidiamo di fare un primo passo, ed è proprio questo miracolo che sfugge ai piani di Marta. Da un giorno all’altro si ritrova a vivere non solo una storia inaspettata e inimmaginabile, ma anche una vita nuova, intensa, ricca. Una vita che non si è mai concessa e che ha sempre desiderato. Una vita che potrebbe però finire da un momento all’altro, e mandare i frantumi tutti i sogni. Sul più bello. Età di lettura: da 12 anni.
Come dicevo nell’introduzione ho scoperto questo libro per caso e dopo parecchio tempo “bazzico” nel mondo dei libri posso affermare con sicurezza che i libri scoperti per caso sono sempre i migliori.
Di questo romanzo mi ha colpito il titolo e dopo aver letto il libro tutto d’un fiato, non solo ammetto che la scelta è stata azzeccato ma che non poteva essercene di migliore.
Ma torniamo alla nostra recensione…
La protagonista è Marta, una ragazza di appena 19 anni che vive a Torino insieme ai suoi due migliori amici Jacopo e Federica, e come lei stessa afferma più volte nel corso del libro si considera un brutto anatroccolo.
Marta si accetta per com’è, non cerca di cambiare, certo questo non vuol dire che non è attratta dalle “ragazze da copertina” come le chiamo io, ma lei sa che non può cambiare il suo aspetto tuttavia può solo cambiare il suo modo di pensare.
Fin dalle prime pagine si capisce che il libro è pensato per un pubblico giovane, non perchè non sia scritto bene o altro piuttosto perchè cerca di parlare e comunicare ai lettori con un linguaggio semplice e leggero che colpisce dritto al cuore.
La vita di Marta non è per niente semplice!
Fin da piccola è stata sempre malata, di una malattia rara e strana, sa che la vita molte volte non è come la vorresti e che per andare avanti devi capire quello che vuoi e non fermati mai davanti agli ostacoli.
Sarà grazie alle parole del suo medico…
«Nessuno può davvero immaginare il tuo stato d’animo, né i tuoi amici, né io, per quanto abbia visto molte persone affrontare prove difficili, anche più difficili di questa. Quindi, prendi le mie parole non come il consiglio di chi crede di sapere la verità, ma come il frutto della mia esperienza, che mi ha permesso di ascoltare molti pazienti. Vivi giorno per giorno e vivi ogni giorno al meglio, e non perché te ne rimangono pochi, ma semplicemente perché è così che ognuno dovrebbe vivere. Tu hai una brutta malattia, è vero, ma nessuno ha la certezza di quanto vivrà. Si può morire per un sacco di ragioni e spesso all’improvviso.»
«Non so se mi sta davvero tirando su il morale» lo interrompo.
«Non è quello che voglio fare. Quello che voglio dirti è… vivi, vivi davvero.»
che Marta inizia a ideare il piano per conoscere Arturo e sarà lì che la sua vita prenderà una svolta.
Arturo è quel ragazzo che tutte noi comuni mortali definiremmo un tipo irraggiungibile, e anche Marta la pensa come noi! Con l’aiuto di Jacopo e Federica cercherò un modo per attirare la sua attenzione o, per meglio dire lo cominciare a “stalkerare”. Vorrei che tutti avessimo dentro di noi un pizzico della ” pazzia” di Marta o magari dovremmo cominciare a vivere come fa lei, concentrandoci sul presente lasciando perdere tutto il resto e vivendo ogni giorno pienamente senza lasciarci sfuggire di mano le occasioni per paura del domani.
In questo romanzo Eleonora Gaggero affronta temi profondi e intensi, cercando di protare il sorriso nei lettori; la lettura è scorrevole e il romanzo si legge velocemente.
Ha solo un unica pecca: la sua brevità.
Ho capito il perchè l’autrice cerca di parlare di una situazione “pesante” in tono leggero (ma non superficiale) e che più che concentrarsi sulla storia in generale cerchi di portare il lettore a capire la morale finale del libro; cioè vedere il mondo e le situazioni della vita in modo diverso, ma la brevità del libro intacca un pochino questo aspetto.
Infatti, se il personaggio di Marta è stato ben caratterizzato e delineato non si può dire lo stesso di tutti gli altri personaggi. Anche Arturo subisce qualche colpo a causa della brevità e personalmente mi sarebbe piaciuto molto vedere approfondita la storia di Vittorio e Beatrice, due degli amici di Arturo, e magari qualcosa in più si poteva scrivere su Jacopo e Federica.
Visto il finale del libro non è del tutto chiuso chissà se non rivedremo questi personaggi in qualche altro volume, noi ci possiamo solo sperare e incrociare le dita.
In conclusione il libro è una lettura piacevole che non ci risparmia momenti di risate, qualche lacrima ma sopratutto tanto amore.
Lo consiglio a tutti i lettori del nostro blog perchè ogni tanto fa bene lasciarsi andare e leggere qualcosa di autentico e in un certo senso spensierato. In definitiva ognuno di noi ha bisogno di credere in qualcosa, quindi con queste ultime parole vi lascio ma ci vediamo alla prossima recensione.
La mia valutazione…