Alfie un gatto per amico di Rachel Wells – Recensione

Ben ritrovati amici,
oggi siamo qui per parlarvi di un libro divertente e molto leggero.
So bene che l’età di lettura non è proprio per me, ma non vi nascondo che è stato bello leggere qualcosa di così distante dal solito.
Ehm… ammetto che mi aspettavo qualcos’altro, ma la scelta di questo libro non mi ha deluso.
Ebbene, oggi andremo a parlare del libro Alfie un gatto per amico di Rachel Wells edito da Garzanti.

 

 

 

Titolo: Alfie un gatto per amico

Autore: Rachel Wells

Editore: Garzanti

Genere: Narrativa/ragazzi

Serie: No

Pagine: 123

Data di uscita: 18 aprile 2017

Finale: Autoconclusivo

 

 

Alfie, il gatto dei portoni, ha un unico pensiero: aiutare le persone a essere felici. Quando arrivano i nuovi vicini, vede subito che sono una famiglia un po’ strana: il papà dipinge la frutta a colori vivaci, la mamma è sempre indaffarata, Viola è un prodigio al pianoforte, e il piccolo Stanley? Sempre in cerca di avventure, il bambino combina guai e viene severamente sgridato. Ma per Alfie non è giusto che tutti se la prendano con quel piccolo avventuriero. È arrivato il momento di entrare in azione e di riportare con passo felino la serenità.

 

Come dicevo all’inizio è stata una scelta forse azzardata, ma anche voluta.
Conoscevo l’autrice, Rachel Wells, solo per sentito dire, soprattutto per i suoi romanzi più forti dove avevano sempre come protagonisti un gatto, eppure leggere di Alfie è stato qualcosa di bellissimo.
Chi ama i gatti è un libro che dovrebbero leggere perché è vero, l’età indicata è tra i 5-6 anni, ma per me ognuno può leggerlo.
Beh, potrebbe anche essere una scelta per chi vuole avvicinare un bambino alla lettura e anche perché questo è un libro di “avventure”.

 

Alfie è un gatto che si trova davanti ai portoni, che gira curioso nel cortile di un palazzina o… beh, è quel gatto con cui tutti fanno amicizia.
Una delle cose che mi ha stupito è stato il “carattere” se così vogliamo chiamarlo che hanno dato a lui. Alfie è sincero, dolce e forse un po’ pasticcione, ma oltre a tutto questo non può mancare il suo spirito avventuriero e la voglia di fare qualche marachella.
Ma perché?
Alfie ha uno scopo ben chiaro, lui vuole aiutare le persone ad essere felice. Ok, potremmo pensare che è stupido e banale, ma ciò che l’autrice trasmette con questo libro è qualcosa di più profondo e inteso perché… nella vita di ogni persona che ha un gatto il suo umore cambia.
Beh, è inevitabile, perché quando ti guardano con quelle espressioni  e occhietti teneri  tutto il tuo mondo ha una prospettiva diversa.

 

Ciò che risalta in tutto il libro non è solo il personaggio di Alfie, ma anche quello del suo co- protagonista, ovvero Stanley. Il loro incontro è qualcosa di dolce, unico e molto reale per come ci viene raccontato, in quanto non si allontana molto dalla quotidianità. Queste scene capitano più volte di quanto vorremmo mai ammettere, soprattutto perché non sono le persone a scegliere gli animali ma viceversa.
Noi potremmo anche ammettere ciò che vogliamo, ma in fin dei conti sono i fatti a parlare. L’amicizia tra Stanley e Alfie si dimostra ogni giorno più forte, più vera soprattutto quando  lui è l’unico che riesce a comprenderlo. Mi sono divertita a leggere di loro, in particolar modo il soprannome che Stanley gli ha dato, infatti lui diventa “Alfie, il gatto avventuroso” con tanto di travestimento.
Il perché di questo nome è molto facile, dato che sono uno dei pilastri fondamentali della loro amicizia, oltre al fatto che l’uno da felicità all’altro.

 

Ci sono alcuni personaggi, un altro gatto che troviamo all’interno del libro è Trigre, la migliore amica di Alfie. Non ho trovato nulla che non andasse se non… non una piccola pecca.
Non vediamo molto la loro amicizia, non scopriamo com’è nata o, dove ma vediamo solo dei piccoli momenti e poi… poi basta. Penso che sarebbe stato bello se anche Tigre avesse un po’ più del suo spazio all’interno della storia. Oh, comprendo bene che non è la protagonista e che, è stata forse più una spalla per Alfie, ma ciò che l’autrice ha descritto tra loro era qualcosa che a me, da lettore è sembrato qualcosa di più di conoscenti, ma un’amicizia vera e sincera.
E’ stato divertente vedere quanto Tigre conoscesse Alfie e quando prevedesse ciò che avrebbe fatto o detto e soprattutto in che guai si sarebbe cacciato. Ovviamente non mancando mai di metterlo sul’’attenti e in riga, almeno per quanto può, ma sa bene persino lei che Alfie è uno spirito libero.
Anche le gatte femmine hanno il sale in zucca, scherzi a parte, l’amicizia che li lega è stata dolce da leggere e molto “rassicurante” se in qualche modo è possibile utilizzare questo termine.

 

 

Durante la lettura non capiamo bene se tra Viola e Stanley c’è un rapporto fraterno fatto di litigi o se, invece hanno dei battibecchi come succede spesso. Una cosa ci è chiara quasi fin subito, le loro vite vengono controllate ed è anche normale data la loro età, talvolta i genitori sono gran parte della causa perché tra fratello e sorella non corra buon sangue soprattutto quando l’uno vorrebbe essere l’altro.
La rabbia di Stanley verso Viola si capisce pian piano, così come è scaturita questa disparità, per colpa di chi e, allo stesso tempo viene evidenziato anche perché Viola non lo difende o perché Stanley si mette spesso e volentieri nei pasticci e il motivo del perché loro due non passano del tempo insieme.
Le loro scene portano i bambini a riflettere, rispecchiandosi in quegli avvenimenti, in quelle parole e in quei litigi e, senza ombra di dubbio anche in quei guai in cui cade Stanely.
Negli adulti – la lettura di quelle scene-  ha un senso diverso, prova a fargli analizzare se anche loro stanno adottando lo stesso comportamento e cosa fare per cambiare e soprattutto dove potrebbe andare a finire.
Non ci vuole molto a far rimanere uniti un fratello e una sorella, ma ci vuole ancora meno a dividerli.

 

Quello che risalta ovviamente non è solo Alfie come protagonista, ma il fatto che è sua la voce narrante. Ho adorato leggere questo libro pur se fosse per ragazzi, mi sono sentita forse troppo adulta, ma allo stesso tempo non troppo. Un’altra cosa che colpisce è proprio lo stile di scrittura che, appunto è semplice, chiaro, delineare, facendo in modo che la lettura sia scorrevole, (veloce), e intrigante perché tutti vogliamo scoprire quale sarà l’avventura in cui Stanley e Alfie s’imbarcheranno.
Devo fare i miei complimenti a Rachel Wells, non solo per l’idea, per la storia ma anche e per i disegni che ha deciso d’integrare nei vari capitoli rendendoli molto più belli e senza dubbio che richiamassero all’occhio.
Un libro leggero che consigli a tutti di leggere!
Un libro che vi libera dai pensieri e che vi faccia ridere.
Un libro per gli amici dei gatti ( chiamati gattari) e per tutti coloro che si rispecchiano in quelle parole.
Ed è così che succede, un’avventura dopo l’altra e un capitolo dopo l’altro e quindi….
Che aspettate a leggerlo ? 😉

 

La mia valutazione…

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