“Mad love” di Daniela Nutini – Recensione

Buongiorno readers,
Oggi, nonostante la giornata non e’ delle migliori  io sono qui per parlarvi di un bellissimo libro, di un genere diverso dal solito; una lettura che a tratti e’ stata difficile ma allo stesso tempo interessante. Attraverso la collaborazione con la Writers Editor ho scoperto una nuova autrice, un ringraziamento va a loro e all’autrice, ma principalmente alla casa editrice perché senza di essa non avrei di certo letto nulla di lei. Non per cattiveria, piuttosto perché non è il genere cui sono abituata di solito. 
Beh, oggi parleremo del libro ” Mad love” di Daniela Nutini, un libro che al suo interno racconta tre storie, di tre donne e  di epoche diverse che senza dubbio ci prospettano una visione diversa dell’amore.
E… Beh, questo e’ solo l’inizio!

 

 

Titolo: Mad Love

 

Autore: Daniela Nutini

 

Editore: Writers Editor

 

Genere:  Romanzo rosa/storico

 

Serie: No

 

Pagine: 89

 

Data di uscita: 1 Febbraio 2019

 

Finale: Chiuso

L’amore folle, nascosto, tormentato e ancora l’amore pubblico, libero, spensierato è filo conduttore delle tre protagoniste di “Mad love” in un excursus storico che percorre e ripercorre storie e personaggi reali, mutando solo, a discrezione dell’autrice, in uno dei tre racconti. La principessa ittita, la regina Caterina e suor Virginia narrano le loro passioni, i loro impeti d’amore e si sfogano, si confessano attraverso le pagine dei loro scritti, come se cercassero un’assoluzione, almeno sulla terra, dai loro comportamenti immorali.

 

Ho deciso di iniziare questa recensione nello stesso modo in cui l’autrice ci presenta il suo libro nella prefazione.
Daniela Nutini ci specifica che in questo libro ha usato i personaggi reali appartenenti alla Storia modificandone tratti specifici della loro vita reale e realmente esistiti stravolgendoli ma non del tutto. L’autrice ci mostra tre storie che sono in grado di legare con il lettore, anche se non è molto il mio genere ho capito le sue intenzioni e leggere di personaggi che ho studiato sotto un altro punto di vista è stato incredibile. In poche pagine siamo state portate indietro nel tempo e ci siamo trovate ad essere spettatori e lettori.

 

 

Una cosa che ci risulta facile capire è che il libro viene diviso in tre parti, nella prima troviamo Caterina, la figlia di un Re e con il titolo di vedova, ma questo personaggio non del tutto chiaro pian piano prende carattere. Magari molti di noi ci siamo chiesti come fosse la sua vita, cosa i libri di storia non ci stavano dicendo e in qualche modo l’autrice in questo libro ha risposto a quelle domande, anche se ovviamente molte cose sono di fantasia. Caterina è descritta come una donna dedicata alla quotidianità, ai gesti che compie sempre, cosa che possiamo appurare anche nella frase che ho riportato e, nonostante tutto si ritrova a preparare le sue valigie e a lasciare i luoghi in cui è cresciuta, vissuta e si preparava al viaggio.
Una peculiarità di questa parte e che nel suo viaggio il suo fedele amico è il diario, quello cui trascrive i suoi pensieri, i dubbi, le emozioni più intime che non può esternare. In quelle pagine in cui affida i suoi pensieri si legge l’amarezza di non essere considerata, di non essere capita e l’uso del nome da bambina, Catalina, quello che si collegata al pensiero più felice della vita. In questa parte la voce è quella di Caterina D’Aragona, la stessa donna che ha la forza di sopportare la corte, il coraggio di non abbattersi per il comportamento di un marito ossessionato dal volere un figlio maschio.
Quel matrimonio che sarebbe dovuto essere felice e pieno d’amore si dimostrò tutt’altra cosa,Caterina non poteva sopportarlo, ma trovò quella grinta per amore della figlia e per cercare di rendergli la vita facile; sicuramente lontana da quella che lei stessa aveva fatto.  La lettura procede man mano che la nostra protagonista scrive il suo diario, lo stesso che ci permette di vedere tempi di scrittura diversi, si amplia in periodi spezzati che unendoli formano il percorso della sua vita.
Una parte che ho sentito molto vera, reale e quotidiana è stato il pensiero che lei prova, quella divisione di se stessa, da una parte si considera vecchia per comportarsi in un certo modo e dall’altra troppo giovane per seguire le rigide regole di corte per essere solo la moglie del re e di sentirsi sminuire come donna.

Come appena detto una prima parte/fase ci presenta personaggio di cui abbiamo sentito parlare, abbiamo studiato e alcuni nomi che mi vengono in mente sono Lutero e Anna Bolena, ma sono solo alcuni. Un altro aspetto che si nota sono i sentimenti della rabbia e del dolore, gli stessi che prova Caterina per la sua storia d’amore, per quell’uomo che dovrebbe proteggerla, amarla e rispettarla, ma che purtroppo la soffoca, che la porterà a chiudere il suo cuore. Emozioni e sensazioni cui il lettore può rispecchiarsi.

 

 

Collegandoci al discorso che stavo facendo prima, abbiamo una seconda parte dove, invece ci troviamo in viaggio con Caterina, questa parte è un po’ più movimentata, vediamo una protagonista un po’ più spensierata, e di certo più libera, anche se in questo caso non mancheranno sentimenti pieni di forza e delusioni che sono affiancati a quelli d’affetto.
Ci siamo chieste, soprattutto chi non conosce tutta la storia di Caterina D’Aragona, quale sarebbero state le sue tappe di viaggio, così in breve pagine siamo state sbalzata in più località più o meno interessanti.
Ci siamo trovati in Francia, abbiamo toccato punto come Blois, Chambord, Ambois e San Germaine, ed è in questi posti che Caterina incontra un giovane artista da un carattere particolare che la conquisterà e non si limiterà a fare solo quello. Una cosa che continua anche in questa seconda parte è proprio la decisione di Caterina di aggiornare il suo diario, non con la stessa regolarità, ma ancora una volta in quelle pagine ci porta a capirla di più, a sentire le sue emozioni e talvolta a rispecchiarci in essa.
Questo viaggio la porta a riflettere su se stessa, sulla vita e porta il lettore più al centro della sua storia.
In questa fase vediamo Caterina lottare per la sua vita, cercare di scoprire un complotto e dividersi tra un marito inaffettivo e un nuovo amore che le suscita emozioni e le fa brillare gli occhi. Il suo viaggio non si ferma solo in Francia, si sposta anche in Italia dove va a trovare la figlia e continua a raccontare le sue avventure nel suo diario, nel quale ci porterà con sè facendoci vedere dei suoi momenti felici, emozionanti ed è anche lì che incontrerà dei personaggi realmente esistiti nella storia, ma ovviamente come base la storia ha sempre la fantasia dell’autrice.

 

 

E infine nella terz’ultima parte si ha la consapevolezza del tempo che è passato, proprio come nella frase che ho riportato si può notare dal testo. Un’altra cosa che è chiara dalla frase scritta è che, Caterina ha passato la sua vita tra gioie, dolori, sacrifici e delusioni, ma nonostante ciò la sua vita è cambiata proprio come lei, è riuscita a dimostrarsi forte.
La protagonista riprende il diario tra le mani con la volontà di scrivere le ultime pagine, ma prima di farlo si perde nel rileggere i vecchi ricordi portando alla mente flashback di una vita passata. Una delle cosa che mi piace è vedere il momento in cui viene descritta la crescita del personaggio, l’incontro con il padre, madre, fratello e del suo Edward.
Ci sono stati diversi momenti che mi sono piaciute, un’altra cosa che ho ammirato dell’autrice, Daniela Nutini, è stata la capacità di portare a galla veri personaggi storici rivoluzionando la loro storia, ma di base mantenendo quella che tutti noi conosciamo. Questo dettaglio è quello che mi ha conquistato perché non nascondo che mi sono sempre chiesta cosa fosse successo se… quindi il romanzo su questo punto lo porta in evidenza usando la fantasia della scrittrice.
Ci sono 3 storie particolari, complesse dove l’amore è alla base di tutto, un libro che ci apre alle emozioni a 360 gradi, ci fa vedere sotto ogni sfumatura cosa significa essere amati. In molte parti del libro mi sono riscontrata con la protagonista, lo stile che l’autrice ha usato è stato delicato a volte ricercato, ma mai stancante. Mad love mi è piaciuto, ma per me è stata una pecca che gran parte del libro fosse un diario con pochi dialoghi, non tanto per la cosa in sé, ma perché pur se la storia era interessante l’ho trovato un po’ “pesante” da leggere. Diciamo che il termine non spiega bene, ma è quello che più si avvicina, tutto era avvincente,ma la peculiarità del diario è stata un po’ più da digerire in quanto talvolta facevo fatica a continuare.
A parte questa piccola pecca che è del tutto soggettiva il libro era davvero ben scritto e di certo ci permette di vedere una vita parallela a quella che abbiamo studiato e conosciamo.

 

Beh,penso di avervi tenuto qui con me per troppo e quindi….
Ci vediamo alla prossima recensione 😉

La mia valutazione…

 

 

 

 

 


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