Recensione film: Sierra Burgess è una sfigata

Buon pomeriggio a tutti,
ammetto che era da un po’ che avevamo creato questo appuntamento di domenica al cinema, ma non avevamo pubblicato molto. Ora, non per forza parleremo dei film al cinema, ma anche quelli che vediamo o abbiamo visto nelle nostre case e, soprattutto ora come ora è impossibile andare al cinema e quindi… godiamoci questo momento. Oggi parleremo di una sfigata, una cheerleader e un bravo ragazzo, ma se vi state chiedendo cosa hanno in comune potrei dire tutto o niente.
Beh, di cosa sto parlando? Questo film è uscito già da un po’, sicuramente molti di voi l’avranno già visto, ma per chi ancora non l’ha fatto noi vi daremo un motivo per iniziarlo. Il film in questione è Sierra Burgess è una sfigata,  una commedia del 2018, diretto da Ian Samuels e Lindsey Beer con la produzione di Black Label Media.
Ma che ne dite, andiamo ad approfondire personaggi, ambientazione, trama e film stesso?
Andiamo!!

 

Genere: Commedia, Sentimentale
Anno: 2018
Regia: Ian Samuels
Attori: Shannon Purser, Kristine Froseth,
RJ Cyler, Noah Centineo, Loretta Devine, Alice Lee,
G
iorgia Whigham, Lea Thompson,
Alan Ruck, Mary Pat Gleason, Chrissy Metz

Paese: USA
Durata: 105 min
Distribuzione: Netflix
Sceneggiatura: Lindsey Beer
Fotografia: John W. Rutland
Montaggio: Andrea Bottigliero
Musiche: Bram Inscore, Brett McLaughlin
Produzione: Black Label Media

TRAMA:

Sierra Burgess è una sfigata, diretto da Ian Samuels, è una commedia adolescenziale che mostra quanto la vita al liceo sia dura e la vita sentimentale ancora di più. Lo sa bene Sierra Burgess (Shannon Purser), una liceale intelligente e un po’ sfigata, vittima di uno scambio d’identità, quando il ragazzo più popolare della scuola, Jamey (Noah Centineo), inizia a scambiare messaggi con lei, credendola la cheerleader Veronica (Kristine Froseth). Sarà proprio a quest’ultima che Sierra chiederà aiuto per conquistare il giovane, stringendo un’inaspettata amicizia con la ragazza, sua nemesi, e cercando di trovare te stessa durante i duri anni del liceo.
Per il trailer QUI

 

                                                                                               

 

Lascia le insicurezze nello specchio del bagno.

Una delle cose che risalta in questo film è senza dubbio il termine sfigata nel titolo che in inglese si traduce con Loser. Beh, molti lo conoscono perché è un insulto che frequentemente riecheggia tra i corridoi delle scuole americane, cosa che abbiamo potuto anche sentire in Glee o altre serie tv/Film americane con adolescenti. In Glee per esempio quando urlavano loser alzavano la mano, stringevano due dita a forma di L sulla fronte per accentuare ancora di più il suo significato.
In questo film in realtà si ha un’altra definizione di perdenti o sfigate, cosa che poi per lo più viene messo in risalto dalla nostra protagonista. Una delle cose che il film ci fa comprendere e che spesso l’essere sfigata non è solo il comportamento delle persone che ci circondano, ma anche e forse soprattutto di quello che pensiamo di noi stessi. Questo film ci fornisse davvero tantissimi spunti su cui riflettere, ci porta nelle vite degli adolescenti e ci fa capire cosa succede quando non sono a casa, protetti dalla mamma e del papà, anche se talvolta anche loro sono colpevoli della loro insicurezza. Si sa, i ragazzi/e possono essere cattivi, la scuola spesso è piena ma siamo noi a decidere quanto potere dare loro e Sierra… Sierra ci ha dimostrati più volte questo.

 

Chi è Sierra Burgess?
Questa è una di quelle domande che subito, all’inizio del film ci chiedevamo, soprattutto perché sembra di vedere più persone senza capire davvero. La nostra protagonista ha un aspetto fuori dai soliti schemi, ha i capelli ricci rossi ed è un po’ sovrappeso, questi sono già sintomi di una bellezza non classica, di un aspetto che per la società viene etichettata come sbagliato. Ma questo chi lo dice? Eppure succede sempre più spesso che quando si hanno delle caratteristiche diverse da quello che il mondo e la società reputa standard di bellezza si viene etichettati come perdenti, sfigate o anche di peggio.
Sierra certa di essere se stessa, suona nella banda della scuola, si dimostra intelligente e saggia e sfoggia la sua superiorità verso chi la prende di mira o, in giro o chi cerca di sminuirla.
E’ la tipica ragazza che non accetta il proprio aspetto ma che non fa nulla per cambiarlo, inoltre insiste nel dire che deve essere accettata così com’è, pur se è la prima a non amarsi. Beh, qui mi sorge subito un modo di dire o comunque una di quelle frasi fatte: “Se non sei la prima ad amarti ovviamente è impossibile che saranno gli altri ad amarti”.
Quello che è chiaro per il telespettatore è che Sierra si nasconde dietro alla sua parlantina, al suo difendersi con la sua intelligenza e saggezza, ma in realtà cosa nasconde davvero? In realtà Sierra dietro alla sua sfacciataggine nasconde la sua non accettazione, così come quando si comporta in modo impassibile davanti la cattiveria dei compagni di classe o, dei professori che non la difendono. Beh, potremmo pensare che a casa ha tutto l’aiuto di cui ha bisogno e… beh, non è proprio così. È la figlia di due persone di successo, un padre famoso per i suoi libri e una madre che ha il compito di spronare tutti, ma non riesce a vedere ciò che succede a sua figlia. Una famiglia che le sta vicino ma che allo stesso tempo la porta a sentirsi fuori posto.

 

Le vere donne hanno le curve

Dall’altro lato abbiamo Veronica la cheerleader, la più popolare della scuola, quella che tutti vogliono portarsi a letto, che vogliono come amica ma che nessuno vuole conoscere davvero. Non nascondo che all’inizio il suo personaggio mi dava parecchio i nervi, non la capivo e nemmeno volevo farlo eppure qualcosa mi diceva che non era tutta la verità.
La storia di Veronica è molto più complessa di quello che vediamo, mi ha sorpreso davvero tanto nello scoprirla, ma non voglio svelare niente per coloro che non hanno visto il film perché credo che sarete sicuramente soddisfatti.
Una delle cose belle di questo film è l’amicizia che si è creata tra Veronica e Sierra, un’amicizia che all’inizio ha il solo scopo l’usarsi a vicenda, ma più passavano del tempo insieme e più si scoprivano, più capivano quanto fossero simili, anche se non avrebbero mai voluto ammetterlo.
L’amicizia è uno dei sentimenti più belli del mondo, quello che spesso dura tutta la vita ma come ogni rapporto può subire alti e bassi, cosa che possiamo dire anche del loro legame. Non è possibile che tutto fili liscio, ma il bello è anche quello che questo porta a galla. Il film ci mette davanti diversi argomenti, emozioni e rapporti che ci fanno riflettere, come essere amiche, cosa significa e ancor di più cosa comporta.

Sono un girasole,un po’ buffo.
Se fossi una rosa magari mi vorresti.
E se potessi cambiare da un giorno all’altro mi trasformerei in qualcosa che ti piace.
Ma sono un girasole,un po’ buffo. Se fossi una rosa magari mi coglieresti.
E so che non lo sai ma un girasole ti sta aspettando.

 

E poi, il terzo protagonista di questo film è lui… l’attore che sta regalando a Netflix tanto e viceversa.
Noah Centineo in questo film è Jamey, il ragazzo della porta accanto, un ragazzo con un cuore grande, dolce che si innamora della ragazza più popolare, ma le cose non vanno come previste e finisce per innamorarsi di una ragazza che non aveva nemmeno considerato. Noah sa come conquistare le ragazze sia nel film che nella realtà difatti i suoi occhi sono quelli che ci conquistano, ma se dobbiamo essere sinceri anche il suo fisico che in questo film viene messo in bella vista davvero tante volte.
Jamey è un personaggio che si nasconde, non si sa nulla della sua famiglia, si conosce il fratellino sordo-muto, che è il quarterback della squadra della scuola, che gioca con passione e fa obbligo sociale.
Quello che ci fa arrossire oltre a tutte le sue innumerevoli qualità e che è genuino, un personaggio vero, reale e che il suo modo impacciato con le ragazze è una delle cose che più ci colpisce.
Con Jamey si vedono due facce di un rapporto sentimentale quando due persone si piacciono, si vedono sia i lati positivi che quelli negativi come le bugie, un film che ci parla di temi toccanti, profondi e anche superficiali mantenendo il tutto in chiave moderna ma anche sensibile.

 

Quante cose vorresti dire ma poi pensi “vabbè, lasciamo stare”

 

Non nascondo che su questo film avevo delle alte aspettative, il mio attendere la visione è dovuta al fatto che mi aspettavo temi molto più forti e non ero del tutto pronta. Qui non si vedono grandi problemi come gente bullizzata (stile tredici) o crisi familiari o problemi di droga e alcol, tutto quello che avviene spesso è per la scelta di una persona.
Il film rispecchia qualcosa di più forte, la fragilità un aspetto che spesso viene sottovalutato, discriminato e per cui molta gente non presta attenzione, ma invece è uno dei fattori che genera depressione, suicidi e molto altro. La fragilità è una nostra scelta ma allo stesso tempo è dovuta anche a quello che ci circonda e alle persone che ci stanno vicine.

Nel nostro caso questo aspetto invece si mostra sotto forma di codardia e cattiverie, qualcosa che ci permette di riflettere su altri motivi e aspetti che magari non avevamo pensato.
Sierra nonostante non si piaccia non cambia look, è una sfigata ma non fa molto per cambiare e poi le è bastato che Veronica entrasse nella sua vita per stravolgere tutto. Sono due persone che portavano fuori il meglio e il peggio dell’altro e questo… questo è quello che dovrebbe essere, perché poi sta a noi decidere quale lato far vedere.
E poi mi viene in mente Finn Hudson ( Glee) lui diceva che siamo tutti degli sfigati, stessa cosa che ci dice anche Jamey e… cavolo è la verità, perché ognuno di noi avrà sempre qualcuno che sarà un passo avanti, che sarà migliore dell’altro.
Una delle cose che questo film evidenzia e che la sensibilità è la base della nostra vita, o almeno dovrebbe esserlo e che l’importante non è quello che siamo fuori ma come siamo all’interno e che l’apparire dovrebbe essere meno importante dell’essere.
Il tema che il film tratta lo abbiamo visto spesso, non è del tutto originale, ci sono alcune scene che avrei dato più spazio come la lite tra Sierra e Veronica o la nascita della loro amicizia e il primo bacio tra Sierra e Jamey, ma nonostante ciò ho amato questo film. Ogni argomento che hanno affrontato non è caduto ne banale anche se il film aveva un filo ironico e comico, il tutto è stato svolto con rispetto e ha portato a riflettere il telespettatore.
Lo consiglio? Sì, sicuramente soprattutto a chi vuole una commedia romantica leggera e non troppo forte per i temi trattati.

 


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