Ben ritrovati,
Oggi vi lascerò tutte le uscite librose in collaborazione con Marsilio Editori, non solo libri anteprime ma anche libri già usciti a cui dovete dare una possibilità
Ci sono alcuni titoli davvero interessati, voi che dite? 😉
Vittima numero 2117
traduzione di Maria Valeria D’Avino
di Jussi Adler-Olsen
TRAMA:
Quando, lungo la costa di Cipro, le onde spingono a riva il cadavere di una donna mediorientale, il grande contatore della vergogna che si affaccia sullo stesso mare a Barcellona segna il numero 2117. Tante sono le vittime del Mediterraneo dell’inizio dell’anno, i tanti disperati che nella loro fuga verso l’Europa non ce l’hanno fatta. Ma la donna senza nome non è annegata mentre cercava di raggiungere la terra promessa, perché qualcuno l’ha uccisa prima, gettandone il corpo in acqua. E mentre i media di tutto il mondo fanno circolare la sua immagine, un ragazzo di Copenaghen, novello samurai rinchiuso da mesi nella sua stanza a giocare a Kill Sublime, mette a punto un piano folle per vendicarla. Anche Assad, l’enigmatico assistente di Carl Mørck, nell’istante in cui riconosce la nuova vittima del mare ha un violento crollo nervoso. Come una misteriosa forza della natura, per più di dieci anni l’uomo dai mille talenti ha lavorato ai casi dimenticati affidati alla Sezione Q, ma nessuno conosce veramente la sua storia, nessuno potrebbe giurare sulla sua origine, tanto meno immaginare i segreti che costudisce.
Mentre ha inizio un estenuante conto alla rovescia per fermare un attentato che potrebbe spazzare via uno dei centri nevralgici del vecchio continente, il resto della Sezione Q, Gordon e Rose in testa, si trova ad affrontare l’inchiesta a più alto tasso emotivo che abbia mai avuto tra le mani. Per tutti, sarà una sconvolgente corsa contro il tempo, che potrebbe finalmente restituire ad Assad il suo passato.
Di guerra e di noi
di Marcello Dòmini
TRAMA:
Di guerra e di noi è la storia di due fratelli e copre l’arco di due guerre mondiali, correndo a perdifi ato dal 1917 al 1945. Comincia nelle campagne intorno a Bologna, e da lì non si sposta. Proprio come L’amica geniale dal Rione, a Napoli. Proprio come Patria di Aramburu dal piccolo paesino alle porte di San Sebastián. Di guerra e di noi è infatti un grande romanzo popolare. Al centro della storia ci sono due fratelli che rimangono orfani (il padre non torna dalla Prima guerra mondiale) e che la madre, ormai sola, è costretta a separare. Il più grande, di nome Ricciotti, andrà a studiare in collegio a Bologna. Il più piccolo, Candido, resterà al mulino. Il collegio di Ricciotti è un collegio di ricchi, e la vita di Candido al mulino è una vita da poveri. Finiti gli anni avventurosi e duri del collegio, Ricciotti sarà segnalato per andare a lavorare nella neonata Casa del fascio, dove incontrerà Leandro Arpinati, che diventerà suo mentore e amico. Candido resterà invece a lavorare nelle campagne frequentando sempre più quegli uomini e quelle donne che, col passare degli anni, andranno a formare le bande partigiane. Ma Ricciotti non è fascista, e Candido non è interessato più di tanto alla politica. Pensano entrambi a mandare avanti il mulino, a proteggere la madre e i lavoratori che vi lavorano, pensano a correre dietro alle ragazze, e soprattutto a comportarsi bene quando molti intorno a loro, a causa della guerra, si comportano male. Come per Oskar Schindler, tuttavia, la grande occasione per trasformare il mulino di famiglia in un progetto onesto ma più ambizioso è proprio la guerra. Marcello Domini segue le vite dei due fratelli lungo ventotto anni, e segue, senza mai perderle di vista, le vite dei personaggi che intorno ai fratelli e al mulino si muovono, e lo fa rovesciando situazioni, svelando fondi segreti (dei muri e dei personaggi), collegando incontro a incontro, fatto a fatto, con una voce profonda, potente e in fondo scanzonata, perché, per la guerra, parte la giovinezza.
Tomás Saraceno. Aria
a cura di Arturo Galansino
TRAMA:
Personalità di punta della scena contemporanea, Tomás Saraceno, argentino classe 1973, è un artista poliedrico, fortemente visionario. Le sue opere sorprendono sempre per la profondità dei concetti a cui alludono attraverso un approccio ludico e interattivo; interattività che è una caratteristica fondamentale del suo lavoro, che acquisisce senso anche attraverso la relazione col pubblico, il quale ne diviene coautore, trasformandolo attraverso i movimenti del proprio corpo.
Saraceno si muove tra arte, scienza, ecologia, architettura e questo volume, riccamente illustrato, ne documenta e approfondisce il percorso umano e professionale, attraverso immagini iconiche delle sue opere e allestimenti, bozzetti, appunti, studi. Ma per la prima volta, in questo volume,vengono analizzate e ampiamente illustrate anche le ispirazioni letterarie, poetiche e iconografiche che punteggiano la sua ricerca artistica, a costruire una ulteriore tela (di ragno) che aiuta nell’esplorazione dei suoi mille percorsi espressivi.
Sulle ali degli amici
Una filosofia dell’incontro
di Pietro Del Soldà
TRAMA:
Siamo sempre più soli e chiusi in noi stessi, i contatti con gli altri sono frammentarie raramente esprimono quel che siamo davvero. La società alimenta ogni giorno l’ossessione per un Io ipertrofico e narcisista e per un Noi escludente e aggressivo.
In questo scenario l’amicizia può agire come un’apertura, un dispiegamento d’ali in grado di elevarci aldi sopra delle piccole esigenze quotidiane, delle paure che paralizzano, della pigrizia che ci toglie slancio, delle false identità che nascondono il nostro volto e le passioni profonde. Perché ciò avvenga, però, bisogna coglierne l’essenza. L’amicizia non è solo un volersi bene, non si esaurisce in quel legame semplice fatto di calore, affetto, vicinanza, aiuto reciproco e voglia di divertirsi insieme. È molto di più: è il gioco più serio, quello che finalmente, come dice Aristotele, «ci fa sentire che esistiamo». Per capire la natura complessa dell’amicizia dobbiamo confrontarci con alcune voci della filosofia, a partire da Socrate e dal suo incessante tuffarsi nella relazione che ci pone le domande decisive: il legame tra amici nasce dalla somiglianza, dall’avere abitudini e radici in comune o è la diversità ad attrarci? Perché Socrate dice che «amico è il bello»? In che senso l’amicizia può sconfiggere la morte e farci amare la natura? Perché per Aristotele è «il cemento della polis» e per Montaigne è un mélange senza regole né obblighi? La sua vera dimensione, oggi, è l’infinito viaggiare di Álvaro Mutis?
Pietro Del Soldà ci accompagna nell’incontro con filosofi e poeti, visioni e voci che ci fanno ripensare il mondo come un campo di gioco, in cui rispondere al nostro bisogno di senso e diventare migliori insieme agli amici.