“L’angelo di vetro” di Corinna Bomann – Recensione

Buon pomeriggio appassionati di libri,
qui è la vostra Laura che vi parla, nuova affiliata de Immersi nel mondo dei libri.
Non so voi, ma pur se Natale è passato l’aria di inverno la sento sulla pelle… e mi voglio già portare avanti col lavoro. Quindi questa volta vi parlerò di una storia dal sapore invernale, di quegli inverni dove la neve cela misteri e le mani di una ragazza possono creare qualcosa di unico e celeste, come un angelo di vetro.

 

 

 

Titolo: L’angelo di vetro

 

Autore: Corinna Bomann

 

Editore: Giunti

 

Genere: Romance/Storico


Serie:
 No


Pagine:
 195


Data di uscita:
ottobre 2018


Finale:
 Autoconclusivo

TRAMA

È un freddo dicembre del 1895 nel piccolo villaggio di Spiegelberg, ai margini della Foresta sveva, e la giovane Anna spera che l’arrivo del Natale le permetta di vendere le sue meravigliose creazioni di vetro soffiato: angioletti, fiori, animali e cristalli di ghiaccio in ogni sfumatura di colore. Dopo la morte del padre, mastro vetraio, che le ha insegnato tutti i trucchi della sua arte, Anna è costretta a farsi carico della madre malata e della sorella minore, lavorando per un misero salario nel laboratorio del vecchio Philipps e di suo figlio Wenzel. Quando un giorno il ragazzo le chiede di sposarlo, Anna si sente di fronte a un bivio: potrebbe essere la via di uscita da una vita di stenti, eppure, nonostante l’amicizia che la lega a Wenzel, qualcosa dentro di lei si ribella. Il suo sogno è sempre stato viaggiare in paesi lontani e solo l’idea di un’esistenza tranquilla e ritirata le toglie il fiato. Finché una notte uno sconosciuto dagli occhi grigi come le nubi cariche di neve bussa alla sua porta consegnandole una busta chiusa da un sigillo di ceralacca. Una lettera che arriva dall’altra parte del mare e che sta per dischiuderle un mondo da fiaba: al fianco del giovane messaggero, Anna intraprenderà un lungo viaggio che la porterà fino a Londra, alla corte della regina Vittoria, per decorare con le sue raffinate figure di vetro l’abete della famiglia reale. Ma sarà davvero più vicina alla realizzazione di tutti i suoi sogni?

 

Ho voluto leggere questo libro perché, ad una festa di laurea, una mia amica lo aveva ricevuto come dono e la copertina, oltre alla trama della storia, mi aveva incuriosita.         
                                
 L’ambientazione è molto evocativa, con questo inverno carico di nubi grigie e di neve candida. La storia si focalizza soprattutto sulla protagonista e sulla realizzazione del suo sogno di vendere i suoi oggetti di vetro alla regina Vittoria, ma in particolar modo questo avvera il sogno di Anna: viaggiare. La scelta, per la protagonista, è molto difficile sia inizialmente che durante il viaggio, pieno di insidie che la ragazza nemmeno immaginava.                                                                                                                              

 

La storia ha dei momenti molto lenti, ma si riprende con alcune scene quasi da giallo-poliziesco, insieme a quelle romantiche. Ecco, quelle romantiche sono in perfetta linea con l’epoca storica, quindi non c’è mai nulla di spinto. Inizialmente si intuisce praticamente da subito l’interesse romantico della giovane Anna per lo straniero Evans, sempre misterioso e così lontano da lei. Il tipico ragazzo tenebroso, ma con una valida motivazione per comportarsi in tal modo. Anna è una sognatrice, avventuriera che non ha mai potuto realizzare il suo sogno di vedere il mondo e vedere quegli animali esotici che aveva rappresentato in vetro suo padre. Ha un grande senso del dovere ed una devozione alla famiglia encomiabile, ma che a volte sente legarla troppo a quel piccolo villaggio che nulla ha più da darle.

 

 

Penso che questo libro sia perfetto per prepararsi al Natale, presi dalla magia del periodo, dove ogni sogno può essere realizzato. Gli angioletti di vetro portano ad Anna e alla sua famiglia un inaspettato regalo, che bussa alla loro porta e stravolgerà per sempre le loro vite. Un’altra cosa che mi piace di questo libro è che la protagonista ricorda spesso la sorella, la madre ed anche il padre defunto. Anna è molto legata alla sua famiglia, non compie questo viaggio solo per mero egoismo, anche se è soprattutto per sé stessa che parte. Ma spera che questo viaggio verso l’ignoto le porterà abbastanza soldi da far vivere meglio la sua famiglia, in condizioni disagiate. Spera che sarà solo il primo dei tanti viaggi, che la madre si riprenderà e che il futuro sarà più roseo, come quando il padre era in vita. La speranza ed i sogni sono il motore che muove la protagonista, facendole prendere ogni sua scelta nella sua avventura. Facendole anche trovare l’amore.                                

 

Consiglio quindi vivamente questa lettura alle più romantiche, magari leggetelo davanti ad un caminetto con una bella tazza di cioccolata calda e dei biscotti alla cannella.

 


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