Buona sera lettori,
oggi abbiamo un programma davvero pieno, ma come ultima cosa non ci resta che parlare di un libro che mi è piaciuto, di una grandissima scrittrice e di una storia d’amore intensa, travagliata e misteriosa. Ehm… Lo so, non vi ho svelato poi molto ma adesso rimedio subito!
Il libro cui stavo parlando è L’ora dei vampiri di Jennifer Armintrout edito da Harlequin Mondadori.
Titolo: L’ora dei vampiri
Autore: Jennifer Armintrout
Editore: Harlequin Mondadori
Genere: Romance/Fantasy
Serie: Blood Ties #3
Pagine: 290
Data di uscita: 27 febbraio 2015
Finale: Aperto
Dopo aver accettato la sua nuova vita, Carrie non avrebbe mai immaginato di ritrovarsi a combattere addirittura per la salvezza del genere umano. Eppure è esattamente ciò che succede quando l’Oracolo riesce a sottrarsi ai suoi carcerieri. L’antichissima vampira dotata di straordinari poteri psichici è infatti decisa a trasformare il mondo in un paradiso dei vampiri. Anche a costo di aiutare il Divoratore d’anime a diventare un dio. E se non vuole perdere l’uomo che ama, Carrie deve trovare il modo di impedirglielo.
Non nascondo che questa serie mi piace molto, ma allo stesso tempo ha molti alti e bassi, momenti in cui procede veloce e ti tiene con il fiato sospeso e scene in cui sembrano più lenti di una lumaca e ti danno poche emozioni.
E’ un libro davvero ben scritto, l’autrice è stata in grado di affascinarmi ancora una volta, anche con il terzo libro mi ha travolta e, seppure ho vissuto momenti di divisione ho apprezzato tantissime scene che mi hanno letteralmente conquistata. Ehm… io direi di iniziare davvero questa recensione e voi che dite?
Questo terzo capitolo della serie ci riporta di nuovo a un triangolo che abbiamo visto, soltanto che stavolta il gioco è diverso, i personaggi seppure con lo stesso carattere dimostrano diverse emozioni e noi da lettori apprendiamo nuove verità.
Non nascondo che il personaggio di Cyrus è quello che mi è piaciuto, è sempre stato coerente con il se stesso del primo libro, non è stato importante in quale versione lo abbiamo visto, ma si è dimostrato sempre incredibile.
Il suo charme è stato lo stesso anche da umano, ovviamente ci ha fornito una visione più malleabile, con una vista a 360° sul suo personaggio, che proprio quella mi ha permesso di avere una reazione diversa su di lui.
Ammetto che lo svolgimento della sua storia non è stato del tutto scontato, molte cose me li aspettavo, ma ero sempre pronta a dirgli addio, ma quando sembrava la fine ecco che lui risorgeva, stavolta per colpa/merito di Carrie facendolo ritornare vampiro.
Le sue trasformazioni potrebbero essere indifferenti, ma l’hanno cambiato, così come l’amore per la Topolina, per Carrie e quell’odio verso Nathan e suo padre. Ha subito numerosi cambiamenti e sono stati questi che mi hanno reso possibile accettarlo, provare empatia e certe volte essere dalla sua parte.
Beh, la storia con Carrie è un discorso a parte. La loro situazione è cambiata di netto, nel senso che se prima erano legati per via di Cyrus stavolta lo sono per Carrie, ma entrambi sanno la verità. Il neo vampiro ha sempre ammesso cosa provava per lei, sapeva che lei e Nathan stavano insieme e che non avrebbe dovuto, ma la voglia era troppa per inimicarsi Nathan e avere lei.
Carrie… Beh, lei ci ha messo molto più tempo ad accettare quel suo lato, ma in questo caso mi è piaciuto Cyrus perché non si è mai dimostrato debole, ha sempre lottato, indipendentemente dalle situazioni, dal suo cuore spezzato e dalle avversità della vita. Il loro legame sarà stato anche interrotto, ma sappiamo bene tutti che Carrie ama entrambi gli uomini.
Non è una novità, c’è la siamo portata dietro sin dal primo capitolo.
Ed ecco che ritroviamo dall’altra parte Nathan che non approva il legame tra Cyrus e Carrie e… come dargli torto? Io posso capire tutto, ma se da una parte vorrei che lui si dimostrasse più forte, dall’altro ammiro il suo rispetto nei confronti della sua donna. Questo triangolo è complesso, vediamo tre persone che entrano nel giro e che hanno sentimenti contrastanti, che si amano ma che nel farlo incasinano ancora di più quei legami che sapevamo certi.
Beh, sono punti di vista che non solo Nathan ha visto, ma anche Max e persino lui che non è legato a Carrie chiede perché non capisce e pur essendo amico di entrambi non si schiera. È impossibile farlo!
In questo caso troviamo due personaggi diversi, Nathan si è liberato dalla possessione del divoratore di anime, cerca la sua strada ma seppure ha un piano spesso quella via è più tortuosa di quanto si aspettava e di certo Cyrus e Carrie non lo aiutano.
Una caratteristica che si ripeteva in tutto il libro era la possessività e la gelosia nei confronti dei due, soprattutto dopo che hanno un legame da Sire ha legarli, emozioni più forti e sentimenti che lentamente vengono fuori.
Ho sempre detto che adoro Nathan, eppure in questo libro ho constatato che c’erano volte in cui l’avrei preso a schiaffi, volevo che reagisse di più perché la gelosia era giusta, la possessività no, anche se aveva i suoi buoni motivi.
Mi sono piaciute tantissimo anche le scene che ci sono state tra Cyrus e Nathan, due uomini che si ritrovano ad amare la stessa donna, due amici che sarebbero potuti essere invece di nemici che si sono sempre fatti la guerra e, quando sembra esserci uno spiraglio ecco che cambia il gioco, di nuovo.
Non nascondo che spesso questo tira e molla era divertente, ma allo stesso tempo a volte mi infastidivo.
E beh, la frase non potrebbe essere più chiara di così, ma penso che ha tante sfumature più di quanto avremmo potuto immaginare. Carrie in questo terzo volume si è dimostrata più forte, coraggiosa e con un animo davvero potente tanto da lasciarmi senza parole, anche se alcune delle sue azioni sono discutibili.
Ehm… non è un mistero che io stimo tantissimo Carrie perché da una brutta situazione lei ne ha saputo tirare fuori qualcosa di buono, quando avrebbe potuto lasciarsi morire, lotta e quando tutto va in frantumi attacca i cocci e riparte.
La sua vita è stata più travagliata delle montagne russe, non ha pace e quando vede della luce e respira a pieni polmoni un secondo dopo rischia di perdere tutto. In questo capitolo ci sono tantissime cose che ho amato, uno dei tanti è la sua lotta verso l’oracolo e il divoratore di anime, il non lasciarsi intimidire nonostante la loro forza, i passi avanti e tutte le strade sbarrate che si trovava davanti. Ho tirato spesso un sospiro di sollievo, più o meno quanti ne ho trattenuti e non credo che questo libro mi avrebbe conquistato così velocemente.
Qualche pecca c’è, non lo nascondo ma Carrie più delle volte le ha sfumate facendoci vedere il quadro generale, almeno dove possibile. Certo il fatto che lei dopo tre libri ammette di amare anche Cyrus non è una novità, mi spiace ammetterlo che seppure belli non riescono a piacermi come coppia, cosa che ovviamente non posso dire per lei e Nathan.
Un’amicizia bellissima anche quella tra Carrie e Max e, Max e Nathan, abbiamo un rapporto diverso, emozioni che si assomigliano ma si distinguono e caratteri nettamente diversi con esigenze sempre superiori al resto.
Avrei voluto vedere molte più scene con Max presente mi sembra che non ne abbia mai abbastanza e… se non fosse chiaro lui è uno dei miei personaggi preferiti. Oh, ovviamente insieme alla sua Bella, un’altra donna con una grinta pazzesca, un coraggio e una forza incredibile. All’inizio Bella mi stava antipatica, ma lentamente ho iniziato a vedere oltre il suo carattere e così mi sono innamorata di quella donna che teneva testa a Max, della stessa persona che non aveva paura di dire la sua, di lottare per se stessa, per le persone che ama e per la giusta causa. Max e Bella sono una delle coppie che ho amato di più, non so se vengono prima o dopo Carrie e Nathan, ma siamo lì più o meno.
Le parti che mi hanno fatto tremare ( sia in positivo che negativo) sono quelle dei due fidanzati davanti all’Oracolo e al Divoratore d’anime quando stanno rischiando tutto, stanno per perdere tutto e infine si sacrificano per qualcosa che nemmeno conoscono ma che amano già.
Il terzo libro è davvero movimentato, abbiamo di tutto e Jennifer Armintrout non ci fa mancare nulla, lasciandoci con il sapore dolce e amaro sulle labbra, con gli occhi lucidi e arrabbiati, le labbra strette e con un sorriso appena accentuato.
Per me questo libro è stato un vero controsenso, un momento ridevo e l’attimo dopo mi arrabbiavo, amavo e odiavo ecc… Davvero una contraddizione fatta persona.
Ehm… ho avuto un po’ di difficoltà nel seguire tutto, ma lentamente ho iniziato a vedere il quadro generale, difficile soprattutto perché alla fine hanno stravolto tutto che mi chiedo ancora se realmente è successo oppure me lo sono immaginato.
Davvero sorprendente.
Blood Ties series:
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Il bacio del vampiro RECENSIONE QUI
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Innamorata di un vampiro RECENSIONE QUI
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l’ora dei vampiri RECENSIONE QUI
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cuore di vampiro RECENSIONE QUI
3 risposte a "“L’ora dei vampiri” di Jennifer Armintrout – Recensione"