Nuovo manuale pratico di scrittura: Per laureandi, saggisti, giornalisti, diplomandi, partecipanti a concorsi pubblici, redattori di Tripodi e La Bottega Editoriale – Recensione

Buon pomeriggio tuf lettori,
oggi vi presenterò un libro diverso dal solito, una collaborazione che abbiamo stretto con una nuova casa editrice che…. Beh, possiamo dire ci ha messe alla prova proponendoci un genere che ci ha fatto riflettere e che in qualche modo ci ha dato delle dritte.
Di cosa sto parlando?
Oggi tratteremo il libro Nuovo manuale pratico di scrittura: Per laureandi, saggisti, giornalisti, diplomandi, partecipanti a concorsi pubblici, redattori scritto da Rino Tripodi e La Bottega Editoriale editato da Rubbettino Editore . Sicuramente i temi trattati ci interessano, ha arricchito il nostro bagaglio e ci ha portato ad esplorare un genere che difficilmente avremmo letto.

 

 

 

 

Titolo: Manuale pratico di scrittura

Autore:
 Rino Tripodi/ Bottega Editoriale  


Editore:
Rubbettino Editore


Genere: 
Narrativa


Serie:
 No


Pagine:
 274

Data di uscita:
 31 luglio 2017

Finale:
 Chiuso

 

 

Il Manuale aiuta chi – studente, laureando, aspirante giornalista, saggista, scrittore ecc.- è consapevole che creatività, ingegno talento, vadano abbinati a un’efficace tecnica di scrittura. Il libro si caratterizza per la sua “praticità”. I consigli forniti per le varie tipologie testuali trattate (tesi di laurea, saggio, articolo di giornale, prima prova scritta dell’esame di maturità, temi per concorsi) sono sintetici e schematici, gli esempi numerosi, le soluzioni proposte immediatamente applicabili e operative. Completano il manuale le regole di redazione, fondamentali per chi ha l’arduo compito di “correggere” i testi altrui

 

Quando leggiamo la parola manuale ci viene in mente un mattone, o meglio il nostro cervello lo collega a quello, a un grosso libro che ci parla in modo complesso, che argomenta diversi temi e che ci permette di apprendere qualcosa di nuovo. Beh, è vero, manuale è sinonimo di mattone di libro, ma è sempre lo stesso che ci permette di argomentare discorsi, di arricchire il nostro bagaglio culturale, di ampliare il nostro linguaggio e ci permette di avere un testo ben scritto.

 

«Non si diventa improvvisamente bravi saggisti o giornalisti o scrittori. Occorrono tanta cultura, tante letture, tanta esperienza. Tuttavia, un po’ di ordine interiore e mentale e di consapevolezza può aiutare. E molto».

 

Ho deciso di iniziare così la mia recensione, con la prefazione di Rino Tripodi e curata dall’agenzia letteraria Bottega editoriale, perché è un modo chiaro di ciò che questo libro voglia trasmetterci e ciò di cui verterà il mio commento a un genere nuovo e sicuramente allo stesso per cui anch’io sto ancora imparando. Quello che la casa editrice e i due autori hanno voluto fare con questo volume è stato quello di dare una buona preparazione a chi si trova a scrivere un testo, qualsiasi sia l’ambito o l’occasione dandogli quelle basi che nel corso degli studi abbiamo appreso e che talvolta trascuriamo.
Il manuale ha una struttura ben definita, i vari capitoli si dividono in diverse parti, ognuna delle quali tratta un argomento diverso, ben dettagliato grazie a questo e alla presenta di esempi degli errori più comuni, il libro ci riserva consigli preliminari, spiega terminologie poco usate e fornisce suggerimenti riguardanti l’invio professionale delle email.  Il tutto richiama al primo capitolo, nel  secondo  invece ci si concentra sulla stesura di saggi e tesi di laurea, ovviamente due tipologie diverse ma che hanno lo stesso scopo apparire professionali, ben strutturate e con un linguaggio fluibile. La tesi di laurea ovviamente – come molti sanno- tratta di una conclusione, obbligatoria,  per chi ha scelto un determinato studio, un argomento trattato in tutte le sfaccettature prendendo visione di bibliografie e molto altro tenendo conto del proprio percorso universitario. I saggi, invece di solito si tratta di scrittori o comunque di scelte professionali che trattano argomenti specifici, come i saggi sulla fisica, medicina, letteratura ecc… in quanto è un lavoro importante perché di solito molti di essi hanno un secondo fine. Sono testi che devo essere stesi bene, con argomenti tecnici e professionali in modo adeguato, rispettando regole non solo grammaticali e ortografici ma anche di contestualizzazione.  E chi cura le opere ammette che in pratica non dovrebbe esserci differenza tra saggi e tesi di laurea, pur se sono due testi scritti da due persone distinte e con esperienze diverse, ma entrambe devono presentare una struttura simile.
Successivamente ci si addentra al terzo capitolo, quello dedicato ai giornalisti o agli aspiranti giornalisti e quindi ci permette di avere idee più chiare, il manuale ci mette davanti una struttura e un approccio diverso senza conservare il suo stile di correzione, ripasso e arricchimento. I giornalisti, come mestiere si trovano a doversi confrontare con gente competente, quindi oltre che corretta dal punto di vista formale deve possedere delle regole anche in quanto al contenuto, all’argomento trattato e a un realismo che la professione richiede. Una parte che in questo capitolo ha rispecchiato quell’arricchimento di cui ho spesso parlato è stato leggere la differenza di giornalismo dal tipo anglosassone e nostrano, di notizie calde e fredde, un approfondimento che spesso tendiamo a non notare e che magari non conosciamo nemmeno. Anche in questo caso, ci sono numerosi esempi, o di interi articoli o pezzi di brani che ci portano a una chiara visione della spiegazione che sin dall’inizio il capitolo si esplicita e, non perché meno importante esso si conclude con una serie di consigli, utili e sicuramente cui  prendere nota per chi vorrebbe dilettarsi in questo lavoro, anche solo per passione.
Il quarto capitolo ci presenta l’argomento maiuscole e minuscole, questo è il capitolo che più si adatta ai ragazzi, a coloro che si trovano in tensione per una prova scritta, per un tema ed entrano in crisi per problemi stupidi, ma che in realtà non lo sono. Questo capitolo è per i diplomandi, per coloro che devono presentare un testo ben scritto perché poi venga valutato e da quello dipenderà una parte del voto di fine anno.  In questo capitolo ci sono suggerimenti riguardante la parte pratica e tecnica, molti esempi e numerosi suggerimenti che lo studente potrà  apprendere, analizzando anche la propria forma di scrittura, imparando a essere autocritico e a trovare le differenze su ciò che scrive e quello che potrebbe raggiungere. Inoltre gli autori per aiutare il giovane scrittore dedicano un paragrafo agli esami di stato, ai concorsi pubblici e alle abilitazioni professionali.
Continuando avanti riscontriamo il quinto e sesto capitolo, stavolta con grassetto e corsivo, qui è la parte in cui ammetto di essermi un po’ persa perché è stata davvero molto ampia e concentrata. Questo argomento è stato forse ampliato troppo, tuttavia reputo che molti di quegli errori, consigli sono stati utili perché mi hanno permesso di prendere nota di tecniche che non sempre sono a portata di mano, insegnamenti che tornano utili anche quando si scrive al computer o quando dobbiamo riportare una bibliografia o usare il modo corretto di citazioni e note in un testo. Ovviamente ciò che il manuale ci sta dicendo e che, è importante per un diplomando o un laureando il testo tecnico, formale ma lo sarà di più quando la professione richiede la perfezione, vuoi che sia saggista, scrittore, editore o pubblicista. In questo ultimo caso per loro la struttura di un testo è fondamentale perché se non sono loro a rispettare le regole non possono nemmeno giudicare un altro che commette determinati errori.
È un manuale che reputo completo, ogni argomento è stato approfondito nel migliore dei modi, i capitoli si dividono nei principali fondamenti della grammatica e ortografia, inoltre si è dato spazio ai vari ruoli della scrittura, dalle giovani età a quella matura senza tralasciare i piccoli dettagli. Un testo sicuramente pesante e difficile da leggere ma che arricchisce chi decide di affrontare una lettura di un certo spessore.

 

«Se un saggio non viene venduto, se un articolo non viene letto, le conseguenze possono essere disastrose. Pertanto lo scrittore che stampa un testo per il mercato librario e il giornalista che pubblica un articolo per un periodico devono uscire dal proprio orticello. Il successo o meno del loro lavoro viene decretato dalle vendite e dalle letture, con i relativi risvolti economici».

 

Beh, questa citazione riportata penso che sa mio avviso è importante, ed è giusto che venga accolta ma allo stesso tempo penso che la faccia della medaglia deve essere vista a 360° e non solo dal punto di vista economico. Perché dico questo? Questo manuale ci porta in evidenza consigli, regole, esempi ed errori, ci continua a insegnare come dovremmo scrivere, parlare o dialogare, ma allo stesso tempo ci dice che se viene pubblicato deve avere un riscontro economico. È vero, condivido questo pensiero soprattutto per i libri pubblicati da case editrici, ma c’è da fare un piccolo chiarimento. Mi sono accorta che negli ultimi anni si tende a pubblicare il libro che vende, che ha milioni di visualizzazione online ma che in realtà ha una storia che funziona in parte, quindi mi chiedo dove si collocano gli insegnamenti di questo manuale?  Io come lettrice preferisco che un libro venga pubblicato perchè valga e non perché può fare milioni di vendite, soprattutto quando spesso vengono accantonate storie e libri che meriterebbero una possibilità. Non vuole essere una critica, ma giusto che si parla dell’argomento penso che è giusto portare anche questo in evidenza.

 

Adesso vi lascio, non vi dico se consiglio questo libro o meno, penso che è chiaro il mio parere, ma se così non fosse mi vado a spiegare.
Un manuale di scrittura non è facile da leggere, questo posso assicurarlo, è stato difficile anche per me, ma reputo che mi ha fatto acquistare nuove conoscenze, consigli di cui ho preso appunto e mi ha dato una visione diversa della scrittura.

 

Sì, lo consiglio per chi vuole migliorarsi, per chi voglia allargare le sue conoscenze  – senza mettere già all’inizio dei paletti – e voglia ampliare il bagaglio culturale, per tutti gli altri consiglio una lettura leggera e diversa se non interessati.

 

A presto,


2 risposte a "Nuovo manuale pratico di scrittura: Per laureandi, saggisti, giornalisti, diplomandi, partecipanti a concorsi pubblici, redattori di Tripodi e La Bottega Editoriale – Recensione"

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...