Buona sera a tutti,
ben ritornati sul nostro blog, e per chi lo visita adesso per la prima volta, benvenuti!
Questa sera volevo parlarvi di un romanzo, o meglio dire, un saggio che ho letto tramite la nostra collaborazione con la casa editrice Carello Editore.
Il saggio di cui parleremo questa sera è Abbiamo confessato che non c’è in nessun altro salvezza vera. Dai martiri di Ceuta al “secolo del martirio” di Giovanni Aitollo.
Titolo: Abbiamo confessato che non c’è in nessun altro salvezza vera
Autore: Giovanni Aitollo
Editore: Carello Editore
Genere: Saggistica
Serie: No
Pagine: 90
Data di uscita: 2016
Finale: Autoconclusivo
La storia delle origini francescane in Calabria è stata inaugurata da un avvenimento tanto interessante quanto controverso: il martirio subìto nel 1227 a Ceuta, in Marocco, da alcuni frati capeggiati dal celebre san Daniele da Belvedere. Il fatto, studiato a partire dalle fonti a disposizione e inserito nel suo specifico contesto storico, rivela profonde connessioni con la storia del francescanesimo, non solo calabrese, in modo particolare con i suoi rapporti con il mondo musulmano. Una vicenda che può dirsi esemplare sotto vari aspetti. […]. La novità del lavoro è ascrivibile alla sua sistematicità e soprattutto alla collocazione della vicenda dei Martiri di Ceuta nell’estesa “costellazione” di uomini e donne che – appartenenti al Francescanesimo e alla Chiesa tutta – nel corso dei secoli sono stati uccisi in odium fidei. […]. Nel corso della nostra breve analisi, in riferimento al lavoro svolto dall’autore, abbiamo fatto cenno alla capacità di sintesi, alla serietà di metodo, alla scientificità, sistematicità e novità con cui l’argomento è stato indagato e studiato. Basti questo per motivare l’augurio e lo stimolo, rivolto a fra Giovanni e al lettore incuriosito, di non considerare conclusa la ricerca effettuata ma di approfondirla ulteriormente. […]
Devo dire che durante gli anni della mia lettura mi è capitato poche volte di leggere dei saggi, esclusione fatta per quelli sulla cultura egizia che ho letteralmente divorato :D, per il resto ne ho letti davvero pochi.
Quindi sono stata felice di leggere un saggio, anche se di stampo religioso, se così si può classificare.
Infatti Giovanni Aitollo in poco più di 90 pagine riesce a delineare in modo molto chiaro e preciso i martiri subiti dai francescani fin dalle origini per poi arrivare ai giorni nostri.
A prima vista il libro, e il suo argomento trattato, possono fuorviare. Vero che parla di un tema religioso ma lo fa più dal punto di vista storico che religioso quindi io lo considero un libro aperto a tutti.
Certo è anche vero che prima di raccontare la storia del martirio dei Frati francescani a Ceuta in Marocco l’autore fa un excursus storico sulle origini dei frati francescani, che come spero sappiate, sono i frati e più precisamente l’Ordine creato da San Francesco di Assisi.
Ho apprezzato particolarmente l’introduzione e il primo capitolo, che come ho specificato prima, introduce l’argomento trattato dal saggio.
Il libro è stato suddiviso in quattro capitoli ed ogni capitolo a sua volta è stato suddiviso in altrettanti paragrafi. Tutto questo facilita la lettura e indirizza il lettore tra i diversi argomenti e momenti narrati nel libro o nel saggio, come si vuole chiamare.
Ciò che si evince dall’analisi e dalla lettura del testo è la competenze e le profonde ricerche fatte dall’autore in merito, fatto che si evince anche dalla bibliografia a fine del libro. Quest’aspetto mi ha molto colpito perché al giorno d’oggi le ricerche tramite i testi, le enciclopedie o semplicemente le biblioteche sono spesso cadute in disuso, fatto incrementato dall’avvento di internet che ha reso il tutto più semplice e veloce.
Concludo la mia recensione, seppur breve, consigliando sì il libro ma solo a coloro che lo possano apprezzare non vedo il senso di consigliare il libro a tutti quando magari questo non è un genere o un argomento che fa per voi.
Spero come sempre che nel mio piccolo questa recensione vi abbia fatto venir voglia di dare una possibilità a questo saggio. Io come sempre vi saluto e ci rivediamo alla prossima recensione.