L’azienda di Cristiano Chiesa-Bini – Recensione

Salve gente,
bentornati sul nostro blog! Oggi vi voglio presentare un libro che ho letto recentemente e che mi ha fatto riflettere sul futuro.
Questo libro ci è stato proposto dalla nostra collaborazione con il Taccuino, un ufficio stampa di Bologna, con cui collaboriamo da parecchi mesi.
Il romanzo proposto è L’azienda scritto da Cristiano Chiesa-Bini.
Andiamo a scoprire qualcosa di più su questo romanzo!

 

 

 

Titolo: L’azienda

Autore: Cristiano Chiesa-Bini

Editore: Multimage

Genere: Romanzo

Serie: No

Pagine: 185

Data di uscita: 15 gennaio 2019

Finale: Autoconclusivo

 

 

Siamo nel 2055 e da tempo si è sviluppato a livello mondiale un meccanismo equilibratore, un vero e proprio cervello organizzativo del nostro pianeta, noto come l’AZIENDA. Cinzia è una giovane donna curiosa e sensibile, appassionata allo studio della filosofia, che nella sua ricerca dell’essenza che definisca l’essere umano, trova inizialmente una risposta all’interno di quell’ingranaggio, in cui si inserisce con entusiasmo. Ma poi accadrà qualcosa di dirompente nella sua testa e nel suo cuore e… In questo romanzo l’autore ci offre una sua personale interpretazione dei nostri tempi, accompagnandoci, attraverso le vicende dei personaggi sulla scena, in un lungo viaggio fino ad arrivare al racconto visionario del nostro futuro.

 

 

Devo dire che quando ho iniziato il romanzo mi aspettavo un libro diverso, dalla trama inizialmente sembrerebbe un romanzo del genere distopico/utopistico, ma invece questo libro racconta un futuro non troppo lontano dal nostro attuale presente e non solo cerca di farci riflettere su ciò che potrebbe o non potrebbe accadere.
Ma andiamo con ordine, Cinzia è una giovane donna che è nata nel 2022 durante un periodo di profondo cambiamento, vive nell’anno 2055 e lavora per l’AZIENDA.

 

 

L’AZIENDA è un organo mondiale che, nel futuro immaginato dal nostro autore, ha preso il controllo di ogni cosa, andando a sostituire i vecchi metodi di governo in ogni loro forma.
Cinzia è un’impiegata delle risorse umane, il suo compito è quello di trovare la persona adatta per i ruoli che si liberano.
Infatti il romanzo si apre con una selezione di alcuni candidati per il posto di sindaco di una piccola città. Fin da subito si percepiscono i profondi cambiamenti avvenuti nel futuro, infatti una delle prime cose che mi hanno colpito è stato il fatto che i sindaci non vengano più eletti dai cittadini ma in pratica è l’AZIENDA a scegliere il candidato ideale per quel ruolo. Quasi come se ci si proponesse per un qualunque normale lavoro, infatti è così che viene visto, un lavoro come un altro.

 

 

Alcuni aspetti che Chiesa-Bini ha immaginato non sono tanto lontani, come dicevo all’inizio della recensione, infatti ha immaginato che le auto si accendano tramite impronte digitali del proprietario o che le carte di credito siano diventate un passpartout, cioè hanno diverse funzioni, sia di documenti, che di erogatore di soldi, ma anche funzionano come C. V. (corrucolum vitae).
Se questi aspetti mi hanno in qualche modo avvicinato a questo futuro non troppo lontano, se si consideri che è ambientata tra 36 anni circa, altri aspetti invece mi sono sembrati molto lontani.

 

 

Ma questo romanzo non è solo un racconto futuristico è anche un percorso dove l’autore si pone delle domande, facendoci riflettere sulla nostra situazione attuale, cercando di dare una sua personale interpretazione del nostro presente.
Alcuni aspetti di questo romanzo mi hanno ricordato il filone iniziato da George Orwell con il suo romanzo 1984 o anche il romanzo di Ray Bradbury Fahrenheit 451 che sono i maestri del genere distopico.

 

 

L’obiettivo principale dell’AZIENDA è quello dell’omologazione dei bisogni della popolazione, un’azione non semplice che mira a “individuare il minimo comune multiplo delle necessità singole e collettive. Partendo da una situazione acclarata di forte diseguaglianza di offerta e domanda dovuta a differenze di portafoglio, si doveva portare a equilibrare entrambe.” In questo modo le disuguaglianze sociali vengono definitivamente cancellate.
Ma sarà davvero così?
Beh per scoprirlo non vi resta altro da fare che leggere questo romanzo, come sempre io vi do appuntamento con la prossima recensione

 

A presto,


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