Buon pomeriggio sub lettori,
Sapere che il termine è stato scelto da tutti voi tramite il sondaggio fatto sull’account Instagram, ma oggi siamo qui per parlare di una raccolta di poesie davvero intensa e profonda. Ammetto di non aver mai letto nulla di questa autrice e scorgendo nella sua biografia ho notato quanto fosse attività nell’editoria e non solo.
Si, ho capito basta chiacchiere *ride* il libro di cui vi parlerò oggi è Nei profondi abissi dell’anima di Sara Ciampi edito da Carrello editore.
Titolo: Nei profondi abissi dell’anima
Autore: Sara Ciampi
Editore: Carrello Editore
Genere: Poesia
Serie: No
Pagine: 48
Data di uscita: 1 gennaio 2018
Finale: Auto – conclusivo
Sara Ciampi è considerata il “Leopardi del Terzo Millennio”, oltre che la principale esponente del Neo-Romanticismo.
Tradotta in oltre venti lingue, ha vinto quasi 300 premi e ha ricevuto due lauree H.C, una in Lettere e l’altra in Filosofia. Presente in prestigiose enciclopedie – come UTET e Treccani – è stata più volte candidata al Premio Nobel per la Letteratura.
Tra tutti ho scoperto che il genere narrativo, poesia è uno tra quelli che preferisco e ammetto che per me è stata una grandissima sorpresa.
Questo libro mi ha scritto portato davvero emozioni forti, sentirmi quasi fuori posto e ad avere riflessioni intense.
Queste sono anche alcune caratteristiche che si percepiscono nelle poesie, un libro avente una struttura elaborata e un lessico ricercato che arricchisce ancora di più questo già prezioso libro.
Ho voluto portare in evidenza questa frase che poi non è altro che una strofa della prima poesia perché penso che non ci sia nessun modo migliore per poter iniziare. Il libro è un concentrato di emozioni, avente tutti lo stesso filo conduttore ed emozioni che si circondano di visioni di vita ma anche un pizzico di pessimismo.
Ammetto che questa frase mi ha ricordato Pirandello, dalla serie che si indossano mille maschere per apparire in un modo ma in realtà siamo un’altra persona. Ecco questa frase, ha più o meno lo stesso significato, possiamo nasconderci, mentire ma è negli occhi la vera verità anche se si cerca di celarla.
E vicino a questa poesia si allineano le altre, aventi sentimenti profondi come il riportare a galla le malattie, i dolori e ciò che traspare da quelle parole e che pur se ci sta la speranza alla fine si finisce nella più totale infelicità.
Un’altra cosa che ho riscontrato in queste poesie e che quel pessimismo si fa sempre presente, a volte più in altre ma se lo associamo alla vita, la differenza è davvero notevole. Prima dicevo che pensavo a Pirandello ma nelle poesie come il viaggio, 2 novembre , vita è come foglie d’autunno il primo pensiero dopo averle lette e Leopardi.
Lo abbiamo studiato tutti a scuola, sappiamo del suo pessimismo e quindi queste poesia abbracciano alla perfezione il suo filone di pensiero. Ci sono state strofe più dure e pensanti, altre che mi hanno provocato il brivido per l’intensità delle parole. Sara Ciampi non solo ha portato in evidenza la vita e le sue miriade di sfaccettature ma anche le emozioni che si provano nei confronti di determinate situazioni come la vecchiaia, le malattie e quei dolori provocati dall’uomo stesso. Forti emozioni per una donna incredibile.
E poi dietro al pessimismo e alle sensazioni intense c’è un piccolo barlume di speranza, nascondo dietro i momenti bui, ma è presente. La speranza che si legge nella frase qui sopra citata o nella poesia pensiero ed e una di quelle cose che mi ha colpito.
L’autrice nonostante portasse in evidenza quelle atrocità, le sensazioni di dolore e la lotta continua per una vita migliore, per se stessi e per quel qualcosa di cui si è alla ricerca ha saputo amalgamare alla perfezione il pessimismo con la speranza, anche se quest’ultima era solo un’osservazione spiraglio.
In questi libro ho riscoperto davvero tanto di me stessa, i pensieri che ho fatto durante la lettura e le conclusioni a cui sono arrivata. Lo ammetto, da questo libro non mi aspettavo di certo la forte intensità, così come i brividi lasciti sulla pelle e le lunghe riflessioni.
Volevo porre l’attenzione a due poesie, la prima è Clown e la seconda a Giacomo Leopardi, ma in questo momento ci soffermiamo sulla prima. Ammetto che ho sempre visto la figura del clown come qualcosa di divertente, di gioco e fantasia e non mi sono mai soffermata davvero su ciò che rappresenta.
La Ciompi ha detto giusto, lui regala gioia, sorrisi e divertimento ma nessuno si è ma fermato a guardare dietro quella maschera, a quei sorrisi dovuti, perché indipendentemente da ogni cosa lui dovrà farlo, ma anche un sorriso può celare tristezza, dolore e malinconia. A Giacomo Leopardi, l’ultima poesia che chiude questo meraviglioso libro è una poesia di inno verso questo incredibile uomo o, almeno è quello che ho interpretato io.
In quei versi c’è la vita di Leopardi, le cose che ha lasciato, ciò che ha provato e alla fine, nell’ultima strofa invece l’autrice realizza parola che noi condividiamo, le stesse che noi proviamo leggendo le sue poesie.
Per me questo libro è stato una scoperta continua, di me stessa, dell’autrice e delle emozioni che lei è stata in grado di farmi provate. Un libro che racconta la dura e cruda verità, che mostra emozioni e sentimenti senza preoccuparsi che quelle potrebbero arrivare altrove. In certe poesie mi ha dato la sensazione di “denuncia” come la poesia sulla violenza e sui migranti, ma sono solo alcune dei tanti.
Un clamoroso complimenti alla casa editrice per averci proposto questo libro e a Sarà Ciompi per questa meravigliosa scrittura.
A presto,
La mia valutazione…