Ben ritrovati miei cari lettori,
Oggi con una grande e immensa gioia vi parlerò di un libro che ho finito da poco, una raccolta di poesie che hanno qualcosa di davvero toccante e quotidiano. Beh, un altro fattore che mi ha resa felice che, questa recensione è la prima che scrivo grazie a una nuova collaborazione con Carrello Edizioni, persone speciali che hanno saputo conquistare il suo pubblico.
Senza altri indugi ci parlerò di “Le stagioni della vita” di Paolo Giuliani, edito appunti da Carrello Edizioni.
Titolo: Le stagioni della vita
Autore: Paolo Giuliani
Editore: Carrello Edizioni
Genere: Poesia
Serie: No
Pagine:
Data di uscita:
Finale: Chiuso
Poesie dalla fanciullezza alla vecchiaia, passando per l’amore e la maturità.
Come ho già detto più volte, le poesie non sono per tutti, possono avere un vasto pubblico ma non tutti li accolgono allo stesso modo. Le raccolte di poesie sono soggettive, ognuno le interpretata a modo suo, questo è vero ma il nostro autore Giuliani, ha trovato un modo originale per avvicinare il suo pubblico. La caratteristica del libro che mi ha conquistata è stata proprio l’originalità, perché seppure spesso questi temi sono ricorrenti è stato il modo in cui è stato esposto che mi ha colpito. Paolo Giuliani ha pensato bene di dividere il libro in quarto parti, ognuna di queste contenti i momenti più importanti dell’uomo/autore, punti di vista e fasi in cui tutti ci si possiamo rivedere. Le stagioni della vita, nasce appunto da questa sua interpretazione di vita, dove abbiamo infanzia e adolescenza, l’età dell’amore e la giovinezza, l’età della maturità e infine l’età della vecchiaia. Ma andiamo per gradi e approfondiamo questo libro come merita.
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La prima parte e quella che purtroppo racchiude meno poesie, ma comprendo anche perché . Infanzia e l’adolescenza sappiamo bene che sono due momenti in cui il giovane si sta sviluppando, dove non ha idee chiare, non ha obiettivi e tutto funge in merito a quello che gli viene detto. Questa parte seppure breve l’ho trovata dolcissima e allo stesso tempo intensa. L’autore ci ha proposito due poesie dove rispecchia quello che è essere bambini, spensierati senza obblighi e con l’unico intento di essere grandi. Le sue parole sono state bellissime perché è vero che vedere il mondo con gli occhi dei bambini e tutto un’altra cosa, e colorato, pieno di fantasia e sogni senza nessun fattore negativo. E noi? Noi sappiamo cosa è in realtà, difatti nell’altra poesia è una sorta di risposta. Dice che si ha fretta di essere grandi, di crescere ecc… quando in realtà quelli che si dovrebbe fare è rimanere bambini. È vero, l’abbiamo fatto tutti, sempre con la voglia di andare oltre, ma noi nn sappiamo cosa ci aspetta e sono convinta che avremmo una visione diversa se sapessimo che crescere significa avere responsabilità, lottare sempre, avere obblighi, doveri e impegni da rincorrere. Una parte che sa di reale, ma che allo stesso tempo ti porta a voler sognare.
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La seconda parte ovvero l’età della morte e sella giovinezza tratta temi leggermente più adulti, si è nella fase dell’amore e di quella spensieratezza apparente.
Questa parte forse è quella che preferisco di più, sarà il mio tratto da romantica che viene fuori, ma spesso mi sono riviste nelle sue parole, anche se penso che per un momento avevo paura del diabete. Scherzi a parte, in questo parte l’autore analizza ciò che significa amore, i sentimenti che lasci, quello che si prova nell’amare. Molto bello questo punto di vista perché ci ha permesso di vedere le numerose sfaccettature dell’amore, come essere innamorato, come quella persona diventa importa e il centro del tuo mondo. O in altro lato di cui nessuno vuole parlare perché fa male e l’amore non corrispondo quello che finisce e ti fa soffrire. Ottimo lo sviluppo di questa parte, rende tutti più che consapevoli di ciò che significa la parola Amore.
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La terza e penultimo parte e quella più matura, quella in un certo senso più reale che tocca la quotidianità di tutti. La parte matura, ovvero e quella dov’è l’autore ha inserito i momenti più difficili, più duri per un essere umano. Ci sono i sogni, quando si crede che possiamo ancora farlo, ma altri aspetti come la solitudine, l’attesa è i bisogni. Questi temi mi sono sembrati vicini a me, forse perché essendo pessimista mi sono riviste in quelle poesie buie, dove la speranza non era nemmeno passata. Una caratteristica di questa parte che nonostante il bicchiere vuoto l’autore non può vederlo anche mezzo pieno perché al di là del dolore, di quei sentimenti che ti fanno sentire solo e abbandonato si ha la speranza. Oh, magari non vuoi ammetterla e dici di non averla, ma si sa che in fondo in fondo tutti speriamo, anche dopo che abbiamo sofferto.
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E infine abbiamo l’ultima parte, la stessa che Paolo Giuliani dedica più poesie, ed è uno dei motivi che mi ha colpito di più. Voi mi dite perché? Penso che questa è quella che meglio rappresenta il libro, il percorso della vita nella sua interezza. E qui che l’autore ci dimostra ancora una volta le fasi della vita e conclude con il momento in cui ci si rende conto che siamo arrivati alla fine, si tirano le somme e si vede ciò che si è lasciato indietro. Questa parte ci ha dimostrato ciò che significa sentirsi soli, cominciate a invecchiare è rendersi conto di farlo e allo stesso tempo quello x hanno significato le persone che ti circondavano. Un tratto che mi ha dato speranza è senza dubbio Dio c’è, una poesia che mi ho sentito sulla pelle, nel cuore e che ho vissuto. Anche qui c’è un tema rincorrente che è quello dell’amore, una visione che se possiamo dire più adulta e matura della precedente, dove si vede la sofferenza per la perdita della persona amata, dei ricordi, del passato e infine quel senso di raggiungere la sua fine solo per poterla abbracciare nuovamente.
Una lettura diversa, poesie che mi hanno lasciato tanto e mi hanno permesso di avere una visione più completa della vita. Anche il tema della vecchiaia è tutti i sentimenti e le emozioni legati adesso sono stati interpretato in vari modi lasciandomi una consapevolezza maggiore.
Cosa ho imparato: di vivere la vita, di farlo a pieno, con amore e speranza è di non lasciarsi mai abbattere.
Una degna morale per un meraviglioso libro.
A presto,
La mia valutazione…