Il linguaggio segreto dei fiori di Vanessa Diffenbaugh – Recensione

Buon pomeriggio sub-lettori,
bentornati sul nostro blog! Oggi vi voglio presentare un libro che è stato un grandissimo successo un paio di anni fa e che mi fa piacere parlarne finalmente con voi.
Il libro in questione è Il linguaggio segreto dei fiori scritto da Vanessa Diffenbaugh.
Andiamo a scoprire qualcosa di più su questo romanzo…
 

 

 

 

Titolo: Il linguaggio segreto dei fiori

Autore:
Vanessa Diffenbaugh


Editore:
Garzanti


Genere:
Narrativa


Serie:
No


Pagine:
359


Data di uscita:
5 maggio 2011

 

 

 

 

 

 

Victoria ha paura del contatto fisico. Ha paura delle parole, le sue e quelle degli altri. Soprattutto, ha paura di amare e lasciarsi amare. C’è solo un posto in cui tutte le sue paure sfumano nel silenzio e nella pace: è il suo giardino segreto nel parco pubblico di Portero Hill, a San Francisco. I fiori, che ha piantato lei stessa in questo angolo sconosciuto della città, sono la sua casa. Il suo rifugio. La sua voce. È attraverso il loro linguaggio che Victoria comunica le sue emozioni più profonde. La lavanda per la diffidenza, il cardo per la misantropia, la rosa bianca per la solitudine. Perché Victoria non ha avuto una vita facile. Abbandonata in culla, ha passato l’infanzia saltando da una famiglia adottiva a un’altra. Fino all’incontro, drammatico e sconvolgente, con Elizabeth, l’unica vera madre che abbia mai avuto, la donna che le ha insegnato il linguaggio segreto dei fiori. E adesso, è proprio grazie a questo magico dono che Victoria ha preso in mano la sua vita: ha diciotto anni ormai, e lavora come fioraia. I suoi fiori sono tra i più richiesti della città, regalano la felicità e curano l’anima. Ma Victoria non ha ancora trovato il fiore in grado di rimarginare la sua ferita. Perché il suo cuore si porta dietro una colpa segreta. L’unico capace di estirparla è Grant, un ragazzo misterioso che sembra sapere tutto di lei. Solo lui può levare quel peso dal cuore di Victoria, come spine strappate a uno stelo. Solo lui può prendersi cura delle sue radici invisibili.

 

 

 

Come vi stavo dicendo all’inizio di questa recensione questo romanzo è stato un vero e proprio successo editoriale nel lontano 2011/2012 tanto da essere conteso da diverse case editrice italiane per la sua pubblicazione.
Un successo tutto meritato questo, perchè la storia vale davvero e ci fa riflettere molto su una situazione che certe volte neanche consideriamo.

 

 

La nostra protagonista è Victoria una ragazza orfana che nel breve arco della sua vita ha cambiato un’infinità diversa di famiglia affidatarie solo con Elizabeth aveva trovato un pò di normalità peccato che sia durata solamente un’anno.
Per cercare di proteggersi Victoria ha smesso di esternare le sue emozioni, infatti in un primo momento può risultare antipatica ai lettori ma invece è tutt’altro che priva di emozioni, solamente si deve capire il perchè dietro il suo gesto.
Personalmente ho capito moltissimo la scelta di Victoria e il suo nuovo modo di esprimersi è qualcosa di unico e bellissimo e allo stesso tempo delicato.

 

 

Victoria ha imparato ha esprimersi attraverso i fiori, un linguaggio antico e quasi del tutto scomparso che risale all’epoca Vittoriana.
Tramite i fiori Victoria riesce a esternare le sue emozioni infatti, ormai adulta Victoria lavora in un negozio di fiori e tramite il significato riesce a creare delle composizioni, non solo bellissime ma che riescono a esprimere le emozioni di chi le acquista e per chi le deve ricevere.
Il libro si rianima un pò quando nella storia si inserisce il personaggio di Grant, l’unico che riesce a capire fino in fondo Victoria e il suo disagio e allo stesso tempo il suo modo di esprimersi.
Con Grant Victoria torna alla vita e per un pò riesce ad accantonare i suoi dubbi e le sue paure ma il destino non è a favore della loro storia d’amore.

 

 

C’è da dire una cosa importante di questo romanzo, non è una storia d’amore ma è una storia introspettiva, alla ricerca di se stessi e di ciò che si prova.
Entreremo dentro la vita di Victoria e vivremo le esperienze tramite il suo giudizio.
Una storia che racchiude dentro di sè emozioni molto forti. L’amore, la paura, il dubbio, il dolore e l’incertezza faranno da base per una storia che vi farà emozionare come non mai.
E ricordatevi i fiori sono la sua casa, come lo e’ quel giardino segreto nel parco pubblico di San Francisco. Lei tramite quei colori e quei petali riuscirà a dare senso alle parole, che il cuore non trova e proprio attraverso i loro nomi riuscirà a dare voce a se stessa. Infatti si sente diffidente come la lavanda,e riesce a rivelare la sua solitudine e la sua paura come la rosa bianca.

 

 

 

I fiori riusciranno a farle conoscere la verità più importante e di cui lei non si era mai resa conto. Lei, come tante persone, rappresenta l’amore senza radici, come il muschio. Perché l’amore è autonomo, ed anche se non si è stati amati, si può ugualmente riuscire ad amare in modo completo e profondo indipendentemente da ciò che siamo stati e da ciò che siamo.
Concludo consigliando questo romanzo a coloro che non l’hanno ancora letto e per coloro che già lo conoscono e lo hanno letto spero che questa recensione vi abbia fatto venire voglia di rileggere questo grande romanzo!

 

A presto,

La mia valutazione…


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