Lo stivale d’oro di Istanbul di Elsa Zambonini Durul – Recensione

Ciao sub-lettori,
oggi vi voglio presentare un libro, che forse pochi di voi conoscono, e che io ho letto tramite collaborazione con l’autrice del romanzo.
Il libro in questione è Lo stivale d’oro di Istanbul scritto da Elsa Zambonini Durul.
Che ne dite di andarlo a conoscerlo meglio?

 

 

 

 

Titolo: Lo stivale d’oro di Istanbul
Autore: Elsa Zambonini Durul
Editore: StreetLib
Genere: Narrativa
Serie: No
Pagine: 312
Data di uscita: 5 settembre 2017
Finale: Autoconclusivo

 

 

 

 

 

Sullo sfondo di una città esotica e accattivante, “Lo stivale d’oro di Istanbul” mette in scena un intreccio di colpi di scena, amore e avventura, ma soprattutto il percorso di crescita di una donna che deve imparare a fare i conti con il passato, tragico, della sua famiglia. È il retaggio familiare a spingere Lisa ad accettare un posto come insegnante di lettere nel prestigioso liceo italiano di Istanbul, sfidando l’opposizione del padre che ha sempre cercato di tenerla lontana da quella città. Il suo scopo è raccogliere informazioni sulla madre che lì è vissuta e morta, ma di cui lei non sa nulla. Da quanto riesce a sapere, Lisa scopre una donna molto più fragile di quella che ha immaginato per tanti anni, così fragile da aver bisogno di un supporto psicologico. Nella nuova città dove lavora, e di cui presto si innamorerà, la protagonista frequenterà italiani, turchi e levantini, a cominciare dai suoi alunni, con cui intreccerà rapporti che finiranno per cambiare le sue prospettive e il suo destino. Nello stesso tempo sarà costantemente occupata a risolvere i misteri che incombono sulla sua famiglia, che non presentano certo facili soluzioni. Il bandolo della matassa sembra essere un prezioso manufatto chiamato Lo stivale del sultano, nel cui nome sono riassunti simboli italiani (stivale) e turchi di potere maschile (sultano). Istanbul è coprotagonista.

 

 

Probabilmente molti di voi non conoscono questo romanzo.
Lo stivale d’oro di Istanbul è il primo libro scritto da Elsa Zambonini Durul, e racconta la storia di Lisa. Infatti sarà proprio lei in prima persona a parlare nel libro.

 

 

 

Il libro si apre con la decisione di trasferirsi a Istanbul della nostra protagonista, nata da padre italiano e madre turca, Lisa è nata a Istanbul ma non conosce per niente la propria città di origine perchè dopo la morte della madre, il padre si trasferì a Treviso ed è lì che è cresciuta Lisa.
Abituata fin dalla più tenere età a non fare domande sulla madre, o altre circostanze, in quanto il padre non le rispondeva. Adesso a ventotto anni ha deciso di prendere finalmente in mano la sua vita.
E’ stata accettata come insegnate di un liceo italiano a Istanbul, ma la sua vera missione è scoprire qualcosa su sua madre e magari vedere per la prima volta una sua foto.
Fa da cornice a questo romanzo anche una piccola storia d’amore tra la nostra protagonista e Emre, ma è marginale rispetto alla ricerca di notizie e della verità.

 

 

 

Durante la sua ricerca Lisa si accorgerà di essere una donna forte, determinata, pronta a lottare per le persone che ama; e alla fine, come in tutti i lieto fine che si rispettino, incontrerà l’amore. Amore inteso come quel sentimento che la lega alle persone che conosce nella sua nuova vita levantina, ma anche come passione per quella terra esotica alla quale appartiene e dalla quale non vuole più andare via.
Questo libro è una sorta di incrocio tra un diario di viaggio e un romanzo d’indagine a sfondo giallo.
Di per sè la combinazione non sarebbe male, l’unico problema che ho riscontrato sono le descrizioni troppo lunghe e particolareggiate.
Se dà un lato ci fanno vivere appieno Istanbul d’altro non  fa che  scemare la suspense nel lettore rendendo più pesante la lettura e meno scorrevole e fluida la storia.

 

 

 

Ma a parte questo il romanzo è ricco di vita, ti fa conoscere aspetti nascosti di questa meravigliosa città, ti sembra addirittura di poter assaggiare i cibi e sentire gli odori che sente Lisa.
Capisco che l’intento dell’autrice, che ha vissuto per tanto tempo a Istanbul, è quello di trasmettere le sensazioni, gli odori di come è realmente la città, è per questo esagera tanto nelle descrizioni.
Nel complesso è un libro piacevole, ti regala la suspense giusta di un indagine e ti fa scoprire una nuova città in un colpo solo.

Direi un trio niente male per il primo romanzo d’esordio di quest’autrice! E voi che ne pensate?
Direi che l’unica cosa che vi resta da fare e prendere questo romanzo per scoprirlo da voi!

 

 

A presto,

La mia valutazione…

voti2

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