Siamo solo piatti spaiati di Alessandro Curti – Recensione

Salve gente,
oggi vi voglio parlare di un libro letto tramite la collaborazione che intratteniamo con Il Taccuino l’ufficio stampa di Bologna. Adoro questa collaborazione perchè ogni volta scopro sempre nuovi libri che si rivelano sempre dei piccoli tesori.
Il libro di quest’oggi è Siamo solo piatti spaiati di Alessandro Curti.
Ma andiamo a conoscerlo meglio.
 

 

 


Titolo: Siamo solo piatti spaiati


Autore: Alessandro Curti


Editore: C’era una volta


Genere: Narrativa


Serie: No


Pagine: 250


Data di uscita: 21 aprile 2018


Finale: Autoconclusivo

 

 

 

 

 

 

Davide conduce una normale adolescenza come tanti suoi coetanei: frequenta il liceo, si diverte con gli amici e discute con i genitori fino a quando un evento non calcolato stravolgerà la sua vita e lo condurrà in un mondo a lui sconosciuto. Qui incontrerà ragazzi molto diversi da lui e adulti di cui non si fida. Tranne Andrea, per il quale nutre una sorta di amore-odio perché risveglia in lui riflessioni e pensieri che mai si sarebbe aspettato. E che spesso lo infastidiscono. Il viaggio che effettuerà lo cambierà in modo indelebile, restituendolo al suo vecchio mondo inevitabilmente cambiato. E nulla sarà più come prima.

 

 

Ma andiamo a parlare più nel dettaglio del libro.
La storia si apre con le vicende di Davide, tipico adolescente di diciassette anni, famiglia benestante abituato alla bella vita, che vive a Milano e che pensa solo alla vita giorno per giorno.
Ma all’improvviso la sua routine viene rotta da un episodio, in cui lui centra solo in parte, che stravolge la vita che aveva conosciuto fino ad allora.
Si ritroverà alle prese con una realtà a lui estranea, con delle responsabilità di adulto che improvvisamente gli cadono sulle spalle, ed è lì che inizia la nostra storia.

 

Davide si è messo nei guai insieme ai suoi amici, ma solo lui finisce in prigione, ma visto che è minorenne viene spedito a vivere in una comunità dove lo seguiranno degli educatori che cercheranno di far si che lui corregga il suo comportamento.
Adattarsi alla vita di comunità non è facile per Davide, si ritroverà catapultato in un mondo estraneo, dove non conosce le regole e le persone che ci abitano.
Improvvisamente la sua routine non sarà più come prima, ma in un certo senso ciò sarà un bene per lui. Certo dovrà affrontare momenti dolorosi, e difficili, ma aprirà gli occhi sul mondo reale, quello degli adulti. Un mondo dove le cose non vanno sempre bene, dove i problemi ci sono e sono tanti.
Farà pian piano amicizia con gli altri ragazzi della comunità che sono lì per problemi più gravi di quelli di Davide, e si avvicinerà molto all’educatore, a colui che diventerà in un certo senso il suo mentore. Andrea.

 

 

Il personaggio di Andrea, dice l’autore, è il risultato dell’educatore perfetto, che solo nei libri può diventare reale.
Tramite le parole di Alessandro Curti, educatore nella vita reale, ha cercato di trasportare su carta non solo alcuni dei casi che gli sono capitati ma anche di ricreare un modello di educatore “perfetto; quello che dice sempre la parola o la frase al momento giusto, colui che ti sa stare vicino però senza essere oppressivo e colui che riesce a comprendere i sentimenti dei ragazzi e a farseli amici, una sorta di supereroe formato educatore.
Però ammetto che ci è riuscito benissimo, le parole di Andrea fanno riflettere e centrano in pieno il lettore.

 

Diciamo che mentre leggete questo libro tenete qualche fazzoletto a disposizione, perchè io ne ho avuto bisogno.
La storia ti coinvolge, ti stravolge e ti fa trattenere il fiato.E’ densa di emozioni forti e tratta di argomenti importanti.
L’autore ha detto inoltre che attorno al lavoro dell’educatore, così come la vita in comunità, ci sono molti pregiudizi, che ruotano attorno a questi ambienti.
Vivere in comunità (o in una casa famiglia) non significa essere dei drogati o degli spacciatori, non significa essere pazzi o disagiati, non significa nemmeno essere degli appestati da evitare. Significa solo che certe volte i problemi nella vita reale sono troppo grandi da affrontare da soli.

 

Consiglio il libro perchè oltre a far riflettere, tratta argomenti importanti ed è sicuramente una storia che vale la pena aggiungere alla vostra collezione di libri.
Vi do appuntamento alla prossima recensione!

 

A presto,

La mia valutazione…


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