Il principe della mafia di LittleFrancy – Recensione

Buongiorno lettori,
questa mattina vi volevo presentare un libro che ho finito di leggere pochi giorni fa.
Il romanzo in questione è Il principe della mafia di LittleFrancy.
Questo libro ci è stato recapitato dall’autore per leggerlo e recensirlo, ma andiamo a presentarlo…

 

 

 

   

   Titolo: Il principe della mafia

   Autore: Littlefrancy

   Editore:  Self publishing

   Genere: Young Adult

   Serie: No

   Pagine: 168

   Data di uscita: 6 aprile 2019

   Finale: Aperto

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“Il Principe della mafia” si concentra sulla storia d’amore travagliata e sofferta tra Katia Perga, figlia di un importante magistrato, e Marco Caruso, figlio di uno dei boss mafiosi più pericolosi.
Katia si trasferisce in una città assieme alla madre e inizia ad andare a scuola alla “Croce d’Amore”, una sorta di college moderno, in cui le lezioni funzionano in modo particolare.
Katia stringe amicizia con Erika, la quale la mette in guardia sul gruppo dei Reali, formato dai figli della mafia organizzata locale.
Katia, inizialmente, cercherà di aiutare la madre, provando ad introdursi nel gruppo, ma il disprezzo che prova per Marco, pian piano, si trasforma in qualcosa di più forte.
Marco e Katia iniziano una storia d’amore che ,però, li porterà a scoperte scioccanti e a devastanti risvolti.

 

 

 

 

Devo dire che ultimamente siamo molto pieni per quanto riguarda i libri proposti da case editrici ed autori, ma noi cerchiamo sempre di non rifiutare nessun libro che ci viene proposto, uno per dare a tutti l’opportunità di essere letti e avere una recensione (che essa sia positiva o negativa) e due perchè in questo modo si riescono a leggere libri che altrimenti non avremo mai conosciuto.
Questo romanzo è incluso nel secondo punto, essendo un libro autopubblicato, se l’autore non ci avesse proposto il romanzo io non lo avrei mai letto e quindi conosciuto.
Notoriamente si ha una cattiva opinione dei romanzi che sono stati autopubblicati, e ci sono molti luoghi comuni in merito.
Vorrei chiarirne un paio prima di iniziare formalmente questa recensione.
Si afferma di solito che i libri autopubblicati non siano scritti bene, che spesso ci siano errori grammaticali ma anche di impaginazione e così via.
Vorrei chiarire che chi si auto pubblica un romanzo lo fa a sue spese, quindi molto spesso non usufruiscono di editing e così via per risparmiare, ma ciò non toglie che la storia è scritta bene e a tutti può capitare di fare qualche errore.
Non mi piace proprio quando, in giro sul web e sugli altri blog, trovo scritto che non accettano romanzi autopubblicati, non è giusto nei confronti di quegli autori/autrici che cercano in ogni modo di far notare il loro libro e di far avverare il loro sogno di scrittura.
Scusate lo sfogo,ma quando ci vuole ci vuole.

 

 

Adesso andiamo a parlare del romanzo Il principe della mafia.
Come dice il titolo stesso, ci inoltriamo in un mondo molto reale, e attuale, quello della lotta ai clan mafiosi, o almeno è quello che tenta di fare la mamma di Katia Perga, la protagonista della nostra storia, che a causa del lavoro di magistrato di sua madre, si ritrova a dover cambiare città e scuola.
Sarà proprio nella nuova scuola “Croce d’Amore”, che Katia conoscerà il nostro “principe della mafia” che altri non è che Marco Caruso il figlio di un boss, il secondo clan mafioso più grande della città.
In questo nuovo ambiente Katia farà anche conoscenza, ed amicizia con Erika, una ragazza che non ha peli sulla lingua, come si suol dire, ma che riesce ad instaurare un bellissimo rapporto d’amicizia con Katia, anche se a prima vista non hanno molte cose in comune.

 

 

 

 

 

La parte del romanzo che mi ha incuriosito di più è quando si parla di questa scuola “La Croce D’amore”, una scuola molto particolare dove le lezioni sono improntate sugli studenti, e su ciò che vogliono fare nel loro futuro.
La scuola, con queste lezioni scelte in base ai piani di studio mi ha dato l’impressione di essere un’università in miniatura.

 

 

 

 

Ma andiamo a parlare dei nostri protagonisti, Katia e Marco.
Tutti nella scuola sanno che Marco, e il suo gruppo di amici, sono figli di mafiosi o interconnessi con essi, infatti vengono chiamati i Reali, ed è da loro che Katia viene messa in guardia.
L’antipatia tra Marco e Katia è immediata, e se il primo è incuriosito da lei, Katia cerca di non farsi coinvolgere, ma tutto sembra inutile quando il disprezzo si trasforma in qualcosa di più forte.
Ma Katia ancora non sa che cosa il futuro ha in serbo per lei…

 

 

 

La storia è si legge facilmente, i temi trattati appassionano il lettore, facendo si che si senta coinvolto dai protagonisti, non ho notato errori di scrittura nè di editing, il finale sorprende il lettore. L’autore ha concluso il libro con un finale aperto, lasciando così l’opportunità di poter scrivere un sequel, consiglio il libro per coloro che voglio passare un bel pomeriggio rilassandosi con un buon libro.

 

 

 

 

 

 

 

A presto,

La mia valutazione…


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