A tre passi dal sicomoro di Andrea Ricci – Recensione

Salve gente,
Oggi vi vado a parlare di un libro che ho letto tramite la recente collaborazione con la casa editrice LibroSì Edizioni. Il libro che ci ha proposto di leggere è A tre passi dal sicomoro di Andrea Ricci.
Un romanzo giallo/thriller con un mistero, e degli omicidi, da risolvere.
Andiamo a parlarne più nel dettaglio…

 

 

                             

Titolo: A tre passi dal sicomoro

Autore: Andrea Ricci

Editore: LibroSì Edizioni

Genere: Giall/Thriller

Serie: No

Pagine: 284

Data di uscita: 12 Giugno 2014

Finale: Auto-conclusivo

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Un urlo, una mano nel vuoto, un corpo che cade e che diventa sempre più piccolo. Giovanni è solo un bambino quando si trova ad assistere impotente al suicidio della propria maestra durante una gita scolastica. Quindici anni dopo Giovanni è diventato un uomo affascinante e solitario che ha deciso di occuparsi di omicidi per mestiere, è un agente di polizia specializzato in criminologia. Ma il fantasma di quel passato ritorna all’improvviso nella vita di Giovanni quando si trova a collaborare al caso di un serial killer che uccide maestre. Inizia così a giocare una difficile partita con con le sue paure, in un’incalzante sfida con la morte in cui l’assassino sembra avere sempre l’ultima parola.

 

 

 

 

Era da un paio di mesi che non leggevo un romanzo giallo, quindi quando ho cominciato a leggere A tre passi dal sicomoro di Andrea Ricci, ero entusiasta della scelta de la casa editrice LibroSì Edizioni di averci mandato questo meraviglioso romanzo.
Prima di iniziare la vera e propria lettura, mi sono posta moltissime domande sulla copertina del romanzo, perchè secondo me stonava parecchio con il libro e non capivo il significato.
Solo dopo aver letto il romanzo, ma già dopo una quarantina di pagine, si capisce l’importanza ed io significato di quella copertina.
La trama non svela molti indizi, ed in un romanzo giallo è essenziale, mantenere il mistero e quell’aria ricca di suspense durante la lettura, e devo complimentarmi con Andrea Ricci perchè c’è riuscito in modo magistrale.

 

 

Non solo ha raccontano una storia, secondo me molto attuale, ma è riuscito a tenermi incollata alle pagine finchè non ho finito la lettura, infatti ho terminato il romanzo in soli due giorni!!
Questo romanzo mi ha sorpresa fino alla fine, ricco di colpi di scena e descrizioni spettacolari, il nostro assassino gioca con la polizia cercando di raccontare una storia che solo lui conosce, in un intreccio dove il bene e il male si confondono e non si capisce che dei due lati ha davvero ragione.
Questo romanzo oltre ad intrattenere il lettore, lo fa riflettere su le situazioni esposte dall’autore, che al giorno d’oggi appaiono molto più reali del previsto.
In quasi tutti i romanzi gialli che mi sono capitati tra le mani, e mi incolpo perchè non sono tanti quanto vorrei io, mi è sempre capitato, in un modo o nell’altro di indovinare senpre il colpevole prima che l’autore lo svelasse, invece per la prima volta ho scoperto la vera identità dell’assassino solo quando Ricci l’ha svelato, cioè alla fine del libro.
Forse perchè il libro mi ha tenuta con il fiato sospeso fino alla fine e quindi non mi sono posta delle domande o delle ipotesi, ma se devo essere del tutto sincera con voi, Andrea Ricci non lascia indizi sulla vera identità del killer e ciò rende ancora più avvicente la lettura, e la risoluzione dei casi.

 

 

 

Uno dei tanti aspetti positivi del romanzo, è il suo trattare di argomenti reali, non sono solo situazioni immaginarie, oltre al filo conduttore del romanzo, che non vi vado a svelare si parlerà anche della raccomandazione, in un senso ampio del termine, del favoritismo personale e di molti argomenti attuali al giorno d’ggi.
Quest’ultimi non so se siano stati volutamente aggiunti dall’autore o se è solo una mia interpretazione a questo romanzo.
Lo stile di scrittura è scorrevole, la storia prosegue velocemente, piena di suspense e colpi di scena il libro finisce dove tutto è cominciato.

 

 

Oltre alla copertina molto evocativa anche il nome del romanzo non è stato scelto a caso dall’autore, anche il titolo stesso ha uno scopo ben definito all’interno del romanzo stesso e solo alla fine del libro potremo apprezzare entrambe le cose.
I personaggi sono stati ben strutturati caratterialmente, facendo si che al lettore, essi appaiono più reali. I protagonisti sono diversi, come anche la narrazione prende pov multipli.
I principali sono di sicuro Giovanni Artoni, il grafolofo, Marco Relli, il commissario, Margherita Relli, giornalista e sorella del commissario e per ultimo ma non meno importante Massi, il vicecommissario.

 

 

 

 

 

Sono loro che compongono il romanzo, con le loro impressioni e descrizioni, i loro sentimenti e le situazioni che si diramano dalla penna di Andrea Ricci.
Concludo qui la mia recensione, invito i lettori che amano questo genere a dare un’occhiata approfondita a questo libro, che oltre a raccontare una splendida storia racchiude in sè un ampio mistero da svelare e da decrifrare man mano si legge.
Auguro a tutti buona lettura.

 

 

 

A presto,

La mia valutazione…


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